DOGE LEONARDO LOREDANO 153 cui si commette ad Antonio Giorgio provveditore del comune di giudicare insieme con Pietro Sanchez Ram, rappresentante di Lodovico Sanchez cav. console di Spagna in Venezia a ciò delegato dai re di Spagna (patente data in Saragozza, 30 Settembre 1518), tutti i casi di concessioni di diritto di rappresaglia godute da sudditi dei detti re contro veneziani e viceversa, come è detto nel n. 61 (v. n. 91 e 97). 97. — 1518, Febbraio 12 (m. v.). — c. 79 (89) t.° — Ducale con cui, in seguito al convenuto fra l’ambasciatore veneto e i re di Spagna (v. n. 91), si dà facoltà a Girolamo Diedo segretario due. di esaminare insieme col viceré di Napoli, o suoi rappresentanti, i singoli diritti di rappresaglia goduti da sudditi regi contro i veneziani e viceversa, per venire ad accordi (v. n. 104). 98. — 1519, ind. VII, Febbraio 25. — c. 75 (85) t.° — Avendo Andrea di Martinengo, Paolo del fu Leonardo Benzoni dott., e Francesco di Achille de’ Zurli, provveditori e sindici del comune di Crema, Ottaviano de’ Viniscare (Vimercati?) ed Alessandro de’ Benvenuti, cavalieri, Francesco figlio del Martinengo, Pietro de’ Terni, Nicolò Marcotto de Viniscate (Vimercati?) e Stefano de’ Berdalengi, eletti dal comune stesso per riscuotere i 3000 ducati da darsi a mutuo alla Signoria, giusta ducale 15 dicem. 1516 a Zaccaria Loredano già podestà e provveditore a Crema, riscosso e prestato la detta somma come sopra, come da istru-menti del Gennaio 1517 in atti di Marco Luigi Zurla not. ; il detto rettore delegò al rimborso della pattuita metà dell' importo Gian Domenico de’ Marchi del fu Evangelista, daziario del dazio della mercanzia, Bernardino del fu Bartolomeo de’ Bragati rappresentante Nicolò del fu fra’ Stefano de’ Cassani detto de’ Maridati, daziario del dazio della scanatura, e Bertolino del fu Giovanni da Cassano daziario del dazio Prisani. Al rimborso dell’ altra metà furono successivamente delegati — facendo pel comune creditore Luigi de Viniscate, Francesco Vardello e Mazzolo Benzoni, sindici e provveditori pel 1518, Ottaviano de Viniscate (Vimer-cati) ed Alessandro de’ Benvenuti, cavalieri, Andrea da Piacenza dott., Nicolò Viniscate (Vimercati) e Stefano de’ Berdalengi, delegati alla riscossione — Sebastiano Bertoni daziario al dazio della mercanzia, Giovanni de Ghèto (Ghetti), daziario alla scanatura e Giannino del Pernia daziario di Prisano. Ora i suddetti delegati alla riscossione dichiarano che dai delegati al pagamento furono effettivamente pagate lire 13950 e soldi 4 imperiali (e si determinano i singoli importi pagati da ciascuno) equivalenti ai 3000 due. d’ oro summentovati (a 1. 4 s. 13 1’ uno), aggiungendo essere stato il comune di Crema rimborsato del suo credito, e ne fanno quitanza a Federico Beniero e al Loredano, rettori presente e passato di quella città e rappresentanti Venezia. Fatto come il n. 94. — Testimoni: Vincenzo Viniscate (Vimercati?), Gio. Batt. de Tentori, Pietro Paolo de’ Ferrari e Iacopo da Paratico detto Perusino. — Atti Gian Agostino Zurla not. imp. e Giuliano Bravis. 1519, Febbraio 28. — Legalizzazione delle firme dei predetti due notai come nel n. 94. COMMEMORALI, TOMO VI 20