DOGE ANDREA GRITTI 229 16. — 1536, Agosto 24. — c. 11. —1 Breve di papa Paolo III a Girolamo Verallo nunzio a Venezia. Accordò alla república, perchè possa sopperire alle spese necessarie a purgare i mari dai pirati, di esigere due decime su tutti i benefici ecclesiastici dell’ anno corrente eccettuati quelli dei seguenti : cardinali, Ordine gerosolimitano, esso nunzio, arcivescovo di Brindisi (v. n. 10), Uberto (Gambara) vesc. di Tortona, Bartolomeo (Sirigo) vesc. ariense (vescovado in Candia), Giovanni (Rosa) vesc. di Veglia e Giampietro (Grassi) vesc. di Vite?bo, Ambrogio Recalcati e Fabio Vigil, segretari papali, Pietro Duranti arcidiacono di Brescia e referendario papale, Durante Duranti bresciano decano dei camerarii papali, Curíelo (?) de' Silvestri di Osimo, Marco Malipiero, Ottaviano Zeno, Andrea Mocenigo, Alvise Lippomano, chierici veneti, Vincenzo Golzadi (Gonzati) di Vicenza, Jacopo Ermolai di Arbe, Orlando Ricci, Giov. Battista de’Canali e Bartolomeo Beccaletti, bresciani, Antonio de Elio di Capodistria ed Antonio Piglietti bergamasco, tutti chierici, famigliari e commensali del papa. Il nunzio si aggregherà due collettori per le esazioni ; se queste non superassero i 60000 scudi, esso nunzio avrà facoltà di aumentare le singole quote fino a raggiungere quella somma. Dà poi al nunzio e ai due collettori i poteri necessari all’adempimento del loro mandato. Dato a Roma presso S. Marco. — Sottoscritto da Blosio Palladio. 1536, Dicembre IO. — V. 1546, Aprile 19, n. 106. 17. — S. d. (1536 ?). — c. 12 t.° — Piri-beg sangiacco del Ducatus (Erzegovina) al doge (in volgare). Si trovò col provveditore veneto a Cattaro e si recarono insieme sotto Clissa per adempiervi le incombenze date loro ; mandò poscia a Cattaro il cadì e il desdaro di Castelnuovo ed il voivoda di Rudine, ai quali il detto provveditore consegnò 17000 ducati qual tributo di due anni dovuto da Venezia per Cipro e Zante. Loda il contegno amichevole del mentovato provveditore, e se ne mostra grato. m 18. — 1536,. Febbraio 2 (m. v.). — c. 13. — Conto (in volgare) dei pagamenti fatti nel 1533 al fu Alvise Gritti qual prezzo di 200000 staia di frumento da esso vendute alla Signoria; ascendenti a ducati cechini 83664 1/2 d’ oro e due. 46775, 1. 4, 8, correnti. — Vi sono nominati: Volo, Cattaro, Corfù, Giovanni Mocenigo, Giorgio e Lorenzo Gritti fratelli di Alvise, Vincenzo Cappello capitano generale, le galee Contarina e Salomona. — Sottoscritta dai due fratelli suddetti e da Giovanni Delfino ragionato ducale. 19. — 1536, Febbraio 15.(m. v.). c.. 13 t.° — Janus beg, oratore del sultano, dichiara (in volgare) di avere ricevuto da Jacopo del fu Alvise Delfino 2000 ducati cecchini per conto di Pietro Vallaresso debitore di Aias pascià primo visir. Scritto da Girolamo Civrano interprete della Signoria e sottoscritto da Janus. — L’ originale è presso il cancellier grande.