46 COMMEMORI ALI, LIBRO XVIII 177. - 1501, ind. IV, Maggio 13. — c. 157 t.° - Il legalo apostolico (v. allegato A) pel papa, Ladislao (VI) re di Ungheria e Boemia, coll'adesione dei comi/.ì del regno, e i plenipotenziari di Venezia (v. n. 169 e 173), premesso : aver il papa invitato tutti gli stati cristiani ad unirsi in lega contro i turchi, coll’ intervento personale dei re di Francia e di Spagna offrendo il proprio; avere i detti re già dato mano a preparar flotte, e così pure la Chiesa romana, per agire colla veneziana, ma non poter essere ancor vicina la conclusione della lega generale ; in attesa, il detto re d’ Ungheria, il cardinale e plenipotenziari, per provvedere all’urgenza, pattuiscono: Il papa, il re e Venezia fanno alleanza per tre anni da oggi contro i turchi. Il primo, oltre i sussidi spirituali e pecuniarì accordati al ré, contribuirà all’armamento d’ima flotta per parte di tutti gli stati d’Italia e vi preporrà un legato. Se i re di Francia e di Spagna interverranno personalmente, il pontefice col sacro Collegio faranno lo stesso nella prossima state. Le parti osserveranno strettamente il presente fino a guerra finita. Il re romperà tosto la tregua che ha coi turchi e farà la guerra con conveniente esercito, intervenendovi anche in persona e con tutte le forze. Venezia farà egualmente guerra colla sua flotta e colle forze che tiene nei suoi domini marittimi. Quando il re moverà contro gl’ infedeli, Venezia farà lo stesso, con tutte le dette forze, dopo averne ricevuto l’avviso tre mesi prima; gli .oblighi medesimi avrà il primo rispetto alla seconda; nè alcuna delle parti desisterà dalle ostilità senza provata ed urgente necessità. Se i turchi invadessero gli stati d’ una delle parti, 1’ altra assalirà tosto i domini di quelli, e soccorrerà 1’ assalita. Se i medesimi assalissero la Dalmazia, il Friuli o la Croazia, o altre dipendenze dell’ Ungheria; i baili di Jaice e della Croazia s’intenderanno coi capi militari e rettori veneziani per resistere agli infedeli e combatterli. Se i turchi invadessero i regi stati in inverno, e Venezia non potesse combatterli per mare, essa farà tutte le possibili ostilità colle milizie di terra dai suoi possedimenti marittimi. Se una delle parti potrà riprendere ai turchi luoghi da questi occupati a danno dell’ altra, i detti luoghi saranno restituiti al primitivo signore; se i luoghi presi non avessero mai appartenuto ad alcuna di quelle, saranno di chi gli avrà conquistati; se la presa avvenisse con forze comuni, le parti se la divideranno. 11 papa e Venezia faranno il possibile per indurre i re dei Romani, di Francia, di Spagna, d’Inghilterra e di Portogallo e tutti gli altri potentati cristiani ad allearsi contro i turchi, e a soccorrere il re d’ Ungheria. Nessuna delle parti tratterà, durante 1’ alleanza e la guerra, coi musulmani, nè farà cosa che possa impedire il conseguimento dello scopo di essa, o nuocere all’altra parte. Nè si farà pace o tregua con essi senza il consenso dei contraenti. Se uno di questi credesse che mi altro avesse mancato agli oblighi del presente, ne farà richiamo diretto e ragionato. Oltre ai vantaggi accordati al re, delle decime, del giubileo e della crociata, il papa pagherà allo stesso per tre anni, continuando la guerra, 40000 fior, d’oro larghi 1 anno, in rate quadrimestrali; i pagamenti si faranno in Buda o in Segna; Venezia gli sborserà 100000 due. d’ oro larghi, in rate pure di 4 in 4 mesi. A questo sussidio di Venezia parteciperà il re di Polonia, se si unirà al-