14 COMMEMORIALI, LIBRO XVIII milizie. Servirà personalmente con 200 armigeri, 40 balestrieri a cavallo ed altri fino al numero di 1000 cavalli, e il doppio in tempo di guerra. In tempo di pace avrà 33000 due. d’ oro (da 1. 6 s. 4) all’ anno, e 50000 in tempo di guerra. Venezia accoglie, durante la ferrila, sotto la sua protezione 1’ Orsini e tutti i suoi domini. Non sarà soggetto a controllerie per le sue milizie, ma ne farà la mostra quando gli piacerà. Niun rettore potrà esser giudice delle milizie dell’Orsini, trattine i capitani delle città suddite di Venezia pei delitti atroci commessi nelle rispettive giurisdizioni. Si omettono altri articoli di minor conto o soliti pattuirsi in simili documenti (v. n. 137). Fatto nella casa del duca di Ferrara a S. Giacomo dall’ Orio, residenza del Pitigliano. — Testimoni: Brunoro di Serego del fu Antonio Maria, Manfredo de’ Facini del fu Melchiorre da Vicenza, Bartolomeo de Vito di Verona, Filippo del fu Cristoforo Tiberini da Pitigliano cancell. dell’ Orsini e Federico del fu Oratone de’ Manenti da Vicenza. — Sottoscritta dall’ Orsini e dai rappresentanti Venezia. — Atti Bernardino Ambrosi. — Munita della bolla ducale. V. 1495, Dicembre 12, n. 35. » » » 14, n. 36. » » » » » » » 1496, Gennaio 21, n. 38. 34. (1495), Novembre 27. — c. 29. — Ferdinando re di Sicilia al doge (in volgare). Protestando affezione e gratitudine dice di mandare a Venezia Girolamo Tutavilla conte di Sarno, e prega il doge di credere a quanto esso conte sarà per dire in nome del re (v. n. 38). Data a Sarno. — Sottoscritta dal re. 35. — 1495, ind. XIII, Dicembre 12. — c. 43. — Pietro Martinez console dei catalani in Venezia dichiara di avere ricevuto da Antonio Moro camerlengo del comune, pagante a nome della Signoria, 2000 fiorini d’ oro larghi i quali essa in seguito all’ allegato, presta per due anni al comune di Siena. Fatto in Venezia, nell’ufficio dei camerlenghi del comune. — Testimoni: Nicolò del fu Andrea Pisani e Alvise del fu Paolo del fu Pietro Loredano. — Atti Bernardino Ambrosi. Nota in margine: 1497, Febbraio 20 (m. v.).— L’originale fu consegnato a Bernardino Ambrosi da Moisè Sabbadino alla presenza di Francesco Cenaro, Pietro Centani, Francesco Dario e Bernardino de’ Bontadi. Allegato : 1495, Novembre 20. — Gli eredi di Ambrogio Spanocchi e comp., banchieri di Boma, promettono (in volgare) di pagare al doge di Venezia 2000 due. d’ oro nel termine di due anni dal di dell’ esborso di pari somma a Pietro Martinèz per conto del comune di Siena. Data a Boma. Seguono dichiarazioni fatte dal Martinez e da Girolamo Lippomano dal banco 1495, Novembre 20. — 1495, » 24. - 1495, » 25. — 1495, » 26. —