332 COMMEMORIGLI, LIBRO XXIII 172. — 1572, Dicembre 20. — c. 188 t.° — Alfonso duca di Ferrara ecc. fa sapere (in volgare) di avere concluso colla Signoria veneta una convenzione per la vicendevole estradizione dei rei di delitti passibili di pena capitale. I sudditi d’una delle parti che commettessero delitti nella giurisdizione deH’aitra saranno giudicati da questa colle norme usate dalla prima la quale potrà mandare un proprio inviato ad assistere al processo. I rei che da uno stato fuggissero nell’ altro potranno essere inseguiti all’ atto della fuga per tre miglia entro i confini dell’ultimo; ma quivi pigliati, saranno consegnati alle autorità del paese e trasmessi, a richiesta, a quelle dello, stato d’ onde vengono. L’ arresto di rei seguirà a semplice richiesta dei magistrati dell’ altro stato. La presente sarà publicata nei due stati, comprendendovi i casi atroci da 10 anni indietro, ai rei dei quali sarà dato contrabando di 15 giorni dopo la pubblicazione, revocandosi ’ogni salvocondotto. I rei di casi non atroci che commettessero nuovi reati, saranno consegnati e potranno esser puniti anche pei primi perpetrati. La presente è valevole per gli stati veneti e per le navi al di qua di Gapodistria, trattine i casi di lesa maestà e fellonia, pei quali sono da- intendersi compresi tutti i domini veneti. La presente durerà in vigore di tre in tre anni quando non venga disdetta tre mesi prima della scadenza. Il duca promette di osservarla finché sarà osservata da Venezia (v. n. 174). Data a Ferrara. — Sottoscritta dal duca e da Giov. Battista Pigna. 173. — 1572, ind. XV, Dicembre 28. — c. 173 t.° — Istrumento in cui si dichiara (in volgare) che dalla Signoria (assente il doge per malattia) fu restituito ad Arnaldo du Ferrier ambasciatore del re di Francia, munito di speciale facoltà (v. allegato) un pendente d’ oro con diamante circondato da due satiri e con perla appesa, dato in cauzione come nel n. 133 (e si descrivono le modalità della restituzione), avendo il re restituito a sua volta la terza parte dei 200000 scudi prestatigli ; e le parti si fanno di ciò reciproca quitanza (v. u. 107 e 176). Fatto in Venezia, in Collegio. — Testimoni : Gian Pietro del fu Antonio Balbi, Antonio del fu Alvise Marino già segr. due., e Giovanni di Carlo Bondi. — Atti di Cesare Ziliolo cancellier grande, e di Vittore de’Maffei not. imp. Allegato: 1571, Ottobre 7. — Versione in volgare di documento con cui Carlo (IX) re di Francia, avendo restituito la terza parte del prestito fattogli da Venezia (v. n. 133), dà facoltà al signore du Ferrier di ricevere la restituzione del gioiello sopramentovato. Dato a Blois. — (La traduzione fu fatta da Carlo Berengo segr. due. il 28 Dicembre, 1’ originale francese stà presso il cancellier grande). 174. — 1572, ind. I, Gennaio 5 (m. v.). — c. 189 t.° — Ducale che fa sapere (in volgare) di aver concluso col duca di Ferrara la convenzione riferita nel n. 172 di cui qui si riporta, colle necessarie modificazioni, il tenore letterale ; obligandosi la Signoria ad osservarla.