300 COMMEMORIALI, LIBRO XXIII 77. — 1561, ind. IV, Luglio 15. — c. 80. — Il presidente e i maestri delle regie entrate del ducato di Milano, in conformità degli allegati, dichiarano non doversi esigere alcunché, nè molestare la Signoria di Venezia o il comune di Crema per le cause in essi allegati accennate. Sottoscritto da Battista Crivelli segretario del magistrato dell’ annona. Allegato A : 1561, Luglio 25 (sic). — Il governatore (?) di Milano trasmette al preside e maestri suddetti un memoriale, presentato al consiglio secreto dal-1’ oratore di Venezia, onde, udito il fiscale (Galeazzo) Brugora, diano sovr’ esso il loro parere.. (È in volgare). Data a Milano. — Sottoscritta da Baldassare de Molina. Allegato B : 1561, Luglio 8. — Rispondendo (in volgare) all’ allegato A, il preside e maestri surricordati, sentito il detto fiscale, veduti : la concessione della Roggia Cremasca fatta al comune di Crema, il 20 Settembre 1419, dalla Signoria veneta, il trattato 9 Aprile 1454 fra quest’ ultima e Francesco Sforza duca di Milano, la pace di Bologna del 23 Dicembre 1529, la liberazione dal-1’ annata imposta, fatta dal marchese del Vasto luogotenente imperiale a Milano nel 1542 a favore di Crema, altra liberazione del 6 Dicembre 1517, varie sentenze in argomento, degli anni 1460, 1510 e 1551 ; dichiarano non esser dovuta nè dalla Signoria nè da Crema alcuna corrisponsione per le acque che traggono dall’ Adda rimpetto a Cassano e per la Roggia del Retorto. Data a Milano. — Sottoscritta dal presidente Crassus (Francesco Crasso), Gabriele (Panigarola), Girolamo (Visconti), Gian Giacomo (Rainoldi), Francesco (Bibbiena o Castelletto ?),' Marco Pirovano, Galeazzo Brugora. Allegato C: 1561, Luglio 11. — Francesco Ferrante d’Avalos di Aquino marchese di Pescara, in assenza del duca di Sessa governatore di Milano, al presidente e ai maestri suddetti (in volgare) : visto 1’ Allegato B, ordina che non siano molestate la Signoria veneta nè Crema per le summentovate acque, e però essi dispongano in conformità. Data dal Castellazzo. — Sottoscritta dal marchese e da Agostino Monti. 78. — 1561 (Agosto 5). — c. 81 t.° — Bolla di Pio IV papa ad perpetuarti rei memoriam. Ricordata la dignità del patriarcato di Venezia come sostituito a quello di Grado e al vescovado di Castello (v. n. 207 del libro XIV), e ricordati i favori e privilegi a quello conceduti dai papi Lucio III, Urbano III, Innocenzo III, Alessandro III ed Eugenio IV ; ad istanza del doge e della Signoria (presentata dall’oratore Girolamo Soranzo) conferma all’odierno patriarca Giovanni (Trevisano, istituito da papa Paolo IV dietro presentazione fatta dalla Signoria) e ai suoi successori i privilegi e diritti conceduti dai precedenti pontefici alle chiese di Grado e di Venezia, compreso quello di far portare davanti a sè la croce dovunque vada, meno che in Roma o dove si trovi il pontefice. Data in Roma presso S. Marco (I non. Aug.). — Sottoscritta da Barengo. 79. — 1561, (Agosto 19). — c. 83. — Bolla di Pio IV papa al doge e alla Signoria di Venezia. Per le benemerenze della república verso la Chiesa, e