190 COMMEMORIALI, LIBRO XXI istanza della Signoria permette che questa prenda in protezione il duca di Urbino quantunque suddito della Chiesa. Dato a Roma presso S. Pietro. -— Sottoscritto da Iacopo Sadoleto. (*) V. Sanuto, Diarii, T. XLIV, col. 210. • 1527, Marzo 21. — V. 1527, Aprile 27, n. 40. 1527, Marzo, 24. — V. 1527, Aprile 17, n. 40. 39. — 1527, Marzo 13. — c. 90 t.° — Breve di papa Clemente VII ai vicelegati, governatori ed altri ufficiali della Bomagna e della Marca d’ Ancona. Ad istanza del doge e della Signoria di Venezia ordina che sia a questa permesso di arruolare remiganti e soldati in dette provincie. Dato a Roma presso S. Pietro. 1527, Aprile 24. — V. 1527, Aprile 27, n. 40. 40. — 1527, Aprile 27. — c. 34 t.° ■— Istrumento in cui si dichiara che avendo il papa fatto separatamente tregua coi nemici contro l’interesse dei suoi alleati, re di Francia e Venezia (v. n. 14), questi due ultimi, rappresentati come negli allegati, per proseguire energicamente la guerra, pattuirono : Le spese per la guerra saranno sostenute in parti eguali. Si stipendieranno 30000 fanti (svizzeri, tedeschi, italiani e francesi) compresivi quelli comandati dal marchese di Saluzzo. Si fissano le norme pel pagamento degli stipendi alle milizie e delle altre spese di guerra. I contraenti procureranno che il duca di Ferrara entri nel presente assumendo il comando generale delle milizie. Se il duca di Milano Francesco Sforza potrà riscuotere rendite dai suoi domini, ne consegnerà agli amministratori dell’ esercito alleato il prodotto, che andrà a compenso delle spese fatte dai contraenti. Se gli alleati crederanno utile, manderanno conveniente somma a Renzo da Ceri per proseguire la guerra nel regno di Napoli. Essi formeranno a comuni spese una squadra di 16 galee per ciascuno sotto il comando del conte Pietro Navarro. Riservato al duca Francesco lo stato di Milano, quanto gli alleati potranno acquistare sarà fra loro diviso in parti eguali. Essi potranno d’ accordo modificare il presente circa al rispettivo concorso. Niuno di essi potrà venire a trattative coll’ imperatore senza il consenso dell’ altro e del re d’Inghilterra. Nel presente è compreso il detto duca di Milano, a pregiudizio del quale nulla sarà innovato di quanto lo riguardava nel trattato n. 14 ; nè sarà innovato alcunché rispetto al Cardinal di York e a Massimiliano Sforza. — Il presente fu concluso coll’ intervento del rappresentante del duca di Milano nominato nell’ allegato C (v. n. 41). Fatto nel castello di Vincennes. — Sottoscritto dai rappresentanti dei due contraenti e del duca di Milano. Allegato A: 1526 (sic), Aprile 12. — Francesco re di Francia dà facoltà a Carlo duca di Vendóme, Antonio vescovo di Sens cancelliere di Francia, Odetto di Foix conte di Comminges e Fiorimondo Robertet, di rinnovare 1’ alleanza contro 1’ imperatore.