238 COMMEMORI ALI, LIBRO XXII solo da alcuni savi. Si aggiunge che il 30 Aprile 1542 il doge giurò la pace col sultano in Collegio davanti all’inviato turco Jonus bei, al quale fu consegnato un documento compilato sulla versione di Costantinopoli, munito di bolla d’oro e rinchiuso in una borsa di raso cremisino. — Qui le isole rimaste al turco sono : Skyatos, Sciros, Andros, Siphnos, Seriphos, C/urpe, Naxos, Santo-rino, Syra, IN io, Milo, Andobada, Egina, Merted, Thermia, Papaslich, Paro, My-cono, Stampalia, Cherche, Coiunluze, Mirgar e Chesia Richa. I castelli su cui fu riservata la decisione qui sono nominati : Corzaz, Zastena, Velin e Sine (v. n. 46). 45. — 1540, Ottobre 12. — c. 48. — Vittore Ziliolo notaio della camera degli imprestiti di Venezia attesta (ili volgare) che il 15 Gennaio 1524 furono fatte le paghe di Marzo 1480 del sestiere di S. Marco, e che di poi ne sono state fatte altre 13, pagandosi ora quella del Marzo 1486 (v. n. 1 e 48). 1540, Ottobre 16. — V. 1431, Luglio 3, n. 3. 1540, Ottobre 27. — V. 1431, Luglio 3, n. 3. 46. — 1540, Novembre 3. — c. 39 t.° —1 Versione in volgare (dal greco) della dichiarazione fatta da -Jonus beg subassi, rappresentante il governatore della Morea, Kasim pascià, di avere ricevuto da Alessandro Contarmi provve-ditor generale da mare, rappresentante Venezia, la città di Monembasia (v. n. 47). Fatto nella detta città. — Testimoni : Ali di Suleiman, Chiemal di Hassan, Chamuza di Alì, Hassan di Suleiman, Hussein di Hassan. 47. — 1540, Novembre 21. — c. 39. — Versione in volgare (dal greco) della dichiarazione fatta da Kasim pascià governatore della Morea, di avere ricevuto da Alessandro Contarmi (v. n. 46) la città di Nauplia. Testimoni: Sicichi (Scheik ?) chiaus, Bali-beg còndottier della Morea, Ali— Celebì subassi di Dibra, Caidar solaco o uomo d’ arme e Chosrew-beg voivoda di Rustem pascià (v. n. 49 e 62). 48. — 1540, ind. XIV, Novembre 22. — c. 49 t.° — Ducale ad Antonio Contarmi cav., podestà, e Lorenzo Priuli cav. capitano a Padova e ai loro successori (in volgare). Richiama alla rigorosa osservanza delle disposizioni del fondatore riguardo alla costituzione della commissione governante il collegio, fondato dal cardinale Pileo da Prata (vescovo, priore del collegio dei giuristi, anziani delle case Lioni e Zabarella) alle quali s’ era derogato. In caso di discordia fra i membri d’ essa commissione, interverrà come votante il capitano. Data nel palazzo ducale di Venezia. Alvise Agostini not. due. dichiara aver trascritto i documenti n. 1, 2, 3, 45 e quest’ ultimo (che nel libro si trovano di seguito) dal processo autentico.