DOGE ANDREA GRITTI 173 Allegato B : 1523, Maggio 9. — Carlo (V) imperatore dei Romani eletto ecc. Esposto il desiderio di pacificare la cristianità, mentre più minacciosi si fanno i turchi, contro i quali sarà valida difesa Venezia quando sia sollevata dalle guerre che afflissero l’Italia, nomina a suo procuratore Marino Caracciolo, sostituito all’ oratore cesareo Girolamo Adorno (morto durante le negoziazioni) e con esso Alfonso Sanchez oratore imperiale a Venezia, con facoltà di stipulare, in nome suo e dell’arciduca Ferdinando, trattati di pace ed alleanza con Venezia, coll’ intervento di rappresentanti il pontefice e il re d’Inghilterra. Data a Valladolid. — Sottoscritta dall’imperatore e da G(asparo) Argilles. Allegato C : (1523), Marzo 12. — Enrico Vili re d’Inghilterra e Francia, difensore della fede, signore d’Irlanda, fa sapere di aver assunta la parte di mediatore per comporre le vertenze fra Venezia e l'imperatore, e di aver dato facoltà al suo consigliere Riccardo Pace di adoperarsi all’ uopo e di rappresentarlo. Data a Londra. — Sottoscritta dal re e da Clerke. Allegato D : 1523, Giugno 15. — Ferdinando principe ed infante di Spagna, arciduca d’ Austria, duca di Borgogna, Stiria, Carintia, Carniola ecc., luogotenente generale imperiale, dichiara di aver dato facoltà a Baldassare Clesio (di Cles) suo consigliere per negoziare e concludere tregua, pace, alleanza ecc. con Venezia, e per approvare quanto si stipulasse dall’ imperatore con Venezia. Data in Innsbruck. — Sottoscritta dall’ arciduca e da (Gabriele) Salamanca. Allegato E : 1523, ind. XI, Luglio 28. — Il doge Andrea Gritti dà facoltà ad Alvise Mocenigo cav. consigliere, Giorgio Cornaro cav. procuratore di S. M. e Marco Antonio Veniero dott. di negoziare e concludere coi rappresentanti del-l’imperatore e dell’ arciduca Ferdinando qualsiasi trattato in nome di Venezia. Data nel palazzo ducale di Venezia. Allegato F : 1523, Giugno 5. — Francesco II Sforza Visconti duca di Milano e Bari, principe di Pavia, conte di Aligera, signore di Genova, Cremona ed Asti, dà facoltà a Gian Francesco Taverna giureconsulto e senatore per acconsentire alia pace fra l’imperatore e Venezia, e per concludere con questa, unitamente o separatamente dal detto sovrano, patti di alleanza. Data a Milano. — Sottoscritta da Girolamo Morone e Bartolomeo Rozzoni. 169. — 1523, Agosto 2. — c. 170 (180). —- Breve di Adriano VI papa al al doge. Si congratula per la conclusione del n. 168, ed esorta alla fedele osservanza del medesimo, rimettendosi pel resto a quanto esporrà in nome d’ esso pontefice il nunzio Tomaso Campegio (v. n. 170). Dato a Roma presso S. Pietro. — Sottoscritto da T. Hess. 1523, Agosto 6. — V. 1523, Settembre 7, n. 175. 170. — 1523, Agosto 9. c. 170 (180) t.° — Ferdinando arciduca d’ Austria ecc. al doge. Si rallegra della conclusione del n. 168, e ne promette 1’ osservanza (v. n. 169 e 172). Data a Innsbruck. — Sottoscritta dall’ arciduca e da Giuliano Ferges.