DOGE ANDREA GRITTI 201 peratore in Italia, e ne sarà capo per il re il conte (Francesco di Borbone) di Saint-Pol che avrà 8000 lanzichenecchi, 2000 venturieri francesi, 500 cavalleg-geri, 400 uomini d’ arme, oltre le milizie veneziane e milanesi. Delle dette truppe Venezia pagherà 5000 lanzichenecchi e Firenze 2000, il resto sarà a carico del re di Francia, che verrà rimborsato delle spese finora fatte pei 700 spettanti alle due republiche. Si fissano poi le norme pel pagamento delle milizie, con diritto alle due republiche di tenere un rappresentante presso il Saint-Pol per la controlleria. Gli acquisti che le dette milizie facessero di terre non prima possedute dagli alleati saranno divisi fra essi in proporzione del rispettivo contributo (v. n. 73). Sottoscritto dagli intervenienti, meno che dal rappresentante Firenze, e munito dei loro sigilli. 73. — 1528, ind, I, Giugno 6. — c. 79. — Ducale che fa sapere avere il doge col Senato ratificato il n. 72, promettendone 1’ osservanza. Data nel palazzo ducale di Venezia. 74. — 1528, ind. II, Ottobre 26. — c. 75. — Filippo del fu Luchino Sacco, Domenico del fu Antonio Sauli e Gian Angelo Biccio segretario ducale, rappresentanti Francesco II Sforza duca di Milano, dichiarano di avere ricevuto da Gabriele Veniero, rappresentante Venezia, scudi 6000 d’ oro del sole, promettendo che il duca li restituirà entro un anno con interessi e spese (v. n. 71, 75). Fatto in Lodi nella stanza del Veniero, — Testimoni: Francesco del fu Antonio Tossignani, Pietro Martire del fu Nicolò de’ Burri e Giovanni della Valle del fu Leonardo, tutti abitanti in Lodi, e Francesco de’Boberti. — Atti di Giuliano del fu Gian Francesco Piscina di Milano not. imp. e della camera del duca. 75. — 1528, ind. II, Ottobre 26. — c. 76. — Istrumento in cui, riportato l’intero n. 74, si dichiara che Francesco II Sforza duca di Milano ratifica quanto in esso è esposto, conferma di aver ricevuto gli se. 6000, e promette la fedele osservanza di quell' obbligo (v. n. 81). Fatto in Lodi nella stanza del duca. — Testimoni : Girolamo del fu Francesco Marinoni, Girolamo del fu Gio. Maria Brebbia e il dott. Francesco del fu Cristoforo Appiani medico del duca. — Atti come nel n. 74. 76. — 1529, ind. II, Marzo 5. — c. 79 t.° — Ducale che fa sapere essere stato Giano Maria da Campofregoso condotto ai servigi di Venezia con titolo di governatore generale di tutte le milizie, coll’ onore del vessillo, e con giurisdizione su tutti i militari quando non siavi in campo capitano generale, per due anni ed uno di rispetto, collo stipendio di ducati 25000 (a 125 soldi per due.) 1’ anno e di 4000 pel piatto e gli altri onori. Dovrà servire con 200 armigeri in bianco e 100 balestrieri a cavallo e cavalleggeri (a due per lancia), e per ora con 300 cavalleggeri all’ uso borgognone, compresi i 125 che ora tiene, pei COMMEMORIGLI, TOMO TI 26