288 COMMEMORIALI, LIBRO XXIII 57. 1558, Dicembre 11. — c. 36. — Ercole II duca di Ferrara, Modena, Reggio e di Chartres promette (in volgare) di non dar ricetto nei suoi domini a persone che da Venezia fossero bandite in perpetuo o che fossero ivi incorse in pena di bando, annullando ogni salvocondotto in contrario vigente e futuro. Promette inoltre di far arrestare tali banditi che si trovassero nei domini medesimi, e di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità venete ai confini. I bargelli veneti inseguenti banditi fuggitivi potranno entrare per tre miglia nello stato estense all’ atto dell’ inseguimento ; però consegneranno alle autorità aventi giurisdizione sul luogo dell’ arresto il delinquente così arrestato, del quale si farà poi la estradizione come sopra. Sarà lecito tanto al duca che alla Signoria veneta far interrogare tali arrestati in oggetti relativi ai rispettivi interessi, però sempre presenti commissari d’ ambi i potentati. Il duca farà demolire in uno spazio di tre miglia entro i suoi confini verso quelli di Venezia ogni specie di fortificazione, torre o altro riparo che potesse servire di difesa a’ malfattori, e nominatamente i ripari della Torre de’ Roveroni, dovendo restare sguarnite di tali costruzioni tutte le colombaie e case di gentiluomini che sorgono in esso spazio. E della presente ordina 1’ osservanza a chi spetta (v. n. 58). Data in Ferrara. — Sottoscritta dal duca e da Battista Saracco. 58. — 1558, Dicembre 20. — c. 37. — Patente ducale con cui Venezia resta obligata a reciprocità verso il duca di Ferrara ecc. circa 1’ estradizione dei banditi pattuita col precedente. Il documento è in volgare e vi si usano quasi le stesse espressioni del n. 57 mutando soltanto quanto è necessario. Deliberata dal Senato il 17 Dicembre. — Il 20 fu consegnato il documento al segretario dell’ oratore ducale. — Il 30 fu pubblicata a Rialto e a S. Marco da Battista del fu Biagio banditore dei giudici del mobile. 1559, Aprile 3. — V. 1559, Aprile 7, n. 59. 59. — 1559, Aprile 7. — c. 55-68 t.° — Filippo II re di Castiglia, Leon, Navarra, Napoli, Sicilia, Maiorca, Sardegna, Indie Occidentali e Terraferma del Mare Oceano, Arciduca d’ Austria, duca di Borgogna, di Lothier, Brabante, Lim-burgo, Lussemburgo, Gheldria, Milano, conte di Absburgo, Fiandra, Artois, Borgogna, palatino di Hainaut, Olanda, Zelanda, Namur, Zutphen, principe di Svevia, marchese del S. R. I., signore di Frisia, Salins, Malines, Utrecht, Overissel e Groninga, dominatore in Asia ed Africa, fa sapere (il documento è versione in volgare) essere stato concluso il trattato allegato che dichiara di approvare e ratificare. Data a Montpensier. — Sottoscritta dal re e da Courteville (segretario). Allegato : (1559, Aprile 3). — Per restituire la pace alla cristianità, Ferdinando Alvarez di Toledo, duca di Alva, gran maestro della reai casa, Guglielmo di Nassau principe di Oranges, Ruy Gomez de Silva conte di Melito ed Antonio di Perrenot vescovo di Arras, membri del consiglio di stato del re