DOGE ANDREA GRITTI 187 23. —1526, Giugno 21. — c. 29 t.° — Francesco I re di Francia, riportati gli allegati A e B, approva e ratifica i due articoli riferiti nel n. 15 (v. n. 22 e 24). Data a Angoulème. — Sottoscritta dal re e da Robertet. Allegato A: 1526, Giugno 5. — Bolla di papa Clemente VII ad futuram rei memorimi, che ratifica i due articoli sopraccennati. Data a Roma presso S. Pietro (non. Jun.), Allegato B : 1526, ind. XIX, Giugno 8. — Copia del n. 19. 24. — 1526, Giugno 24. — c. 18t.° — Capino de Capo rappresentante il papa (v. n. 7), Carlo duca di Vendóme, Antonio (du Prat) arcivescovo di Sens cancelliere di Francia, Odetto di Foix conte di Comminges, governatore di Foix e ammiraglio di Aquitania, Anna di Montmorency, gran maestro e maresciallo di Francia, Giovanni de Selve signore di Cromières primo presidente del parlamento di Parigi, Fiorimondo Robertet signore di Ailuj^, di Bury e de la Guerche, gran tesoriere di Francia, assente 1’ arcivescovo di Bourges, rappresentanti il re di Francia, ed Andrea Bosso rappresentante la Signoria di Venezia, si giurano vicendevolmente, ciascuno pel rispettivo mandante, 1’ osservanza del trattato n. 14 e 15 (v. n. 21, 23 e 28). Fatto in Angoulème. — Sottoscritto dai sunnominati. 25. — 1526, Giugno 28. — c. 89. — Patente ducale che fa sapere, avere, in seguito alla concessione n. 9, il Collegio nominato Jacopo (Pesaro) vescovo di Pafo e Marc’ Antonio Regini protonotario apost. a collettori delle decime insieme col patriarca di Venezia ; e deliberato che il prodotto delle esazioni sia trasmesso ai governatori delle entrate. Ordina agli ufficiali competenti di far osservare la presente da chi spetta. Data nel palazzo ducale di Venezia (v. n. 27). 26. — s. d. (1626, Giugno). — c. 90 t.° — Elenco di 8 vesti di velluto desiderate da Mustafà pascià (*). (*) Presentata da Pietro Bragadino tornato da bailo di Costantinopoli, come si rileva dal-1’ originalo esistente fra i Documenti turchi all’ Archivio di Stato. 27. — 1526, Luglio 11. — c. 89 t.° — La Signoria ai rettori di Padova (in volgare). Trasmette lettere dei collettori delle due decime (v. n. 25) ai subcollettori locali coi cedoloni da esporsi sulle porte delle chiese, per la riscossione della decima al mentovata n. 9 ; ed ordina loro di dare ai medesimi gli aiuti che chiedessero, e di mandare il prodotto delle esazioni ai governatori delle entrate. Segue annotazione che fu scritto egualmente ai rettori di Belluno, Bergamo, Brescia, Crema, Feltre, Portogruaro, Bovigo, Treviso, Udine, Verona e Vicenza. 28. — 1526, ind. XIV, Luglio 22. — c. 21. — Istrumento in cui si dichiara che il doge, nella sua cappella, presenti Altobello Averoldi vescovo di Pola, nunzio papale con poteri di legato, e Lodovico di Canosa vescovo di Bayeux, conte di