DOGE PIETRO LANDO 235 i servigi prestati, l'investitura del feudo di Cordignano, già conceduto a Guido (v. 11. 329, lib. XIV), confermato a Nicolò suo figlio il 22 Aprile 1-109, e successivamente ai figli di costui, conte Guido, Annibaie, Francesco, Alessandro, Ercole, Antonio, Galeazzo, Girolamo e Lodovico. Il detto Baldassare è presentato da Argentina sua madre e tutrice come erede paterno in forza di testamento 11 Aprile 1538 in atti di Girolamo Ganale not. ven., e l’investitura vien data riservati i diritti degli zii dell’ investito. Data nel palazzo due. di Venezia. — Con bolla d’ oro. 38. — 1539, Maggio 14. — c. 30 t.° — Il doge dichiara (in volgare) di avere ricevuto ducati 3000 d’ oro da Lorenzo e Carlo Strozzi per ordine di Girolamo Verallo legato papale,, col consenso di Giovanni Riccio da Montepulciano tesoriere dell’ armata ; più scudi 1162 d’ oro tratti di zecca, per conto dello spoglio del fu fra’ Jacopo da Oderzo camaldolese ; il tutto pagato a Benedetto Giuliani camerlengo del comune a conto dei 6000 scudi dovuti dal papa per la levata di 5000 tedeschi in Ger mania in esecuzione del n. 24. Data nel palazzo ducale di Venezia. 1539, Luglio 24, — V. 4544, Novembre 2, n. 54. 1539, Ottobre 30. — V- 1546, Febbraio 24 (m. v.), n. 131. 1540, Febbraio 8. — V. 1516, Febbraio 24 (m. v.), n. 431. 39. -- 1540, Maggio 28. — c. 114. — Brano di lettera alla Signoria (in volgare) di Francesco del fu Zaccaria Contarmi ambasciatore a Malines presso Carlo V imperatore, in cui fa noto che nella processione del Corpus Domini con intervento di quel sovrano, questi volle che i due oratori francesi e il Contarmi precedessero in essa il duca di Savoia ed alcuni signori di Germania pure intervenutivi. 40. — 1540, Giugno 24. — c. 34 t.° — Dichiarazione registrata nel Commemoriate per ordine della Signoria dal segretario Benedetto Ramberti : Girolamo Zàne e Marcantonio Cornaro, delegati dalla Signoria stessa ad attutire le questióni fra il vescovo di Verona (Gian Matteo Giberti) e quei canonici, col-1’ assenso delle parti decretarono che il primo debba avere sui secondi la sola superiorità aggiudicatagli nell’ accordo fatto nel 1530 dal vescovo di Chieti (Guido de’ Medici), non prevalendosi della sua qualità di legato. 41. — 1540, Agosto 30. — c. 31 t.° — Ercole II duca di Ferrara, Modena, Reggio e di Chartres, principe di Carpi, conte di Rovigo e di Gisors (?) promette ohe consegnerà alla veneta Signoria, a semplice richiesta, tutti i rei di delitti, importanti pena di morte, commessi negli stati di quella, che riparassero nei domini di lui. Si eccettuano quelli che sono al presente nei detti domini per delitti Gommassi in passato non per quelli che potessero perpetrare in avvenire. Ciò a condizione di reciprocità per parte della república, nei territori al di quà del Quarnero. E la presente avrà vigore per tre anni e successivamente di-