29Ò COMMEMORIGLI, LIBRO XXIII di St. Jean au Mont, intanto i due re disporranno ciascuno a favore d’ una persona le rendite dei beni di quella nei rispettivi stati. Circa le questioni sorte e i danni dati dopo il trattato di Crèpy e non definiti qui, saranno decisi da ministri delle parti entro il venturo Agosto. La contea di St. Poi sarà restituita alla signora d’ Estouteville per goderne come prima che fosse scambiata (nel 1536) con quella di Montfort, riservati i diritti dei due re che verrano sottoposti ad arbitrato. Il re di Spagna riavrà la contea di Charolais, riconoscendola in feudo da quello di Frància. Si delibererà per mezzo di speciali commissari la ripartizione fra i due stati dei territori di dubbia appartenenza che stanno fra la contea di Borgogna e la Francia. Il Monferrato sarà restituito al duca di Mantova, con facoltà ai due re di esportarne le artiglierie e munizioni loro spettanti, e smantellare le fortificazioni erettevi ; gli abitanti di eSso e di Casale avranno piena amnistia pei passati parteggiamenti politici. Il re di Francia cederà a quello di Spagna Valenza nel Milanese. Il primo ritornerà amico di Genova, e le restituirà quanto egli occupò in Corsica, e i rispettivi cittadini e sudditi potranno frequentare gli uni i paesi degli altri, e si darà piena amnistia a tutti pel passato. Esso re ritirerà le milizie che tiene in Montaìcino, nel territorio di Siena e in Toscana, ove nessuno sarà molestato per avere seguite le parti regie ; all’ uopo il duca di Firenze ratificherà il presente. Elisabetta unica figlia del re di Francia sposerà al più presto'quellQ di Spagna (e seguono le condizioni del matrimonio). Essendo le ultime guerre in gran parte state generate dalle pretese del re di Francia sulla Savoia, sulla Bresse ecc., ed essendo il duca Emanuele Filiberto disposto a farvi ragione, esso re concede in moglie a quest’ ultimo sua sorella Margherita ; alla quale è assegnato, vita durante, il ducato di Berry (e seguono altre condizioni in argomento) ; al duca poi sarà lasciato il pieno possesso dei paesi di Savoia, Bresse, Bugey, Veromev, Moriana, Tarantasia, Barcellonetta, Piemonte, contea di Asti, marchesato di Ceva, contea di Cocconato, delle Lan-ghe, di Gattières, contea di Nizza oltre il Varo, e di quanto altro possedeva il duca Carlo (III?); si eccettuano Torino, Pinerolo, Chieri, Chivasso e Villanuova d’Asti e loro dipendenze, che resteranno occupate fino all’ appianamento di tutte le questioni vertenti fra il re ed il duca, che si farà entro tre anni. Il re potrà smantellare le fortificazioni costrutte nei detti paesi dai suoi. Le concessioni di benefici fatte nei detti paesi dalla Francia saranno rispettate, come pure le sentenze pronunziate dai suoi magistrati. È accordata amnistia a quegli abitanti incriminabili per ragioni politiche. Il re di Spagna ritirerà le sue milizie da tutti i paesi occupati nei domini del duca, meno che da Vercelli e da Asti pel tempo che Francia occuperà Torino ecc. come sopra. Le concessioni fatte da Francia a danno del patrimonio del duca o de’suoi vassalli saranno nulle ; ma valide quelle fatte in seguito a confisca o sentenza giuridica. A guarentigia delle restituzioni, da farsi entro due mesi il re di Spagna darà quattro ostaggi. Nel presente sono compresi, da parte di Francia : il papa e la S. Sede, l’imperatore, gli elettori, principi, città e stati dell’ impero, i duchi Gian Federico e Gian Guglielmo di Sassonia, il duca di Virtemberg, il langravio d’As-sia, la contessa della Frisia Orientale, le città marittime (di Germania), il del-