20 COMMEMORI ALI, LIBRO XVIII 52. - 1496, Marzo 11 e 12. — c. 222 t.° — Pietro Marcello governatore di Traili al doge. Conferma sue lettere del 3 corr. da Lesina; giunto a Traili il 9, mandò ad avvisare Luigi da Casalnuovo regio commissario che era a Barletta. Il 10 entrò in città incontrato con onore dai preposti del comune, dal commissario, da due vescovi, da gentiluomini e popolo. Descrive ciò che fece per cattivarsi la benevolenza di tutti e per avere la consegna del castello; come distribuì* le guardie; dice scarso il presidio, disordinata 1’ amministrazione; parla di ostilità fra Traili e la vicina Corato (spettante al re di Francia) e della tregua or vigente fra esse. Narra che il 9 corr. 600 armati venuti da Minervino (possedimento francese) scorazzarono il territorio di Andria, da cui uscito il viceré li sbaragliò; che corre voce avere i francesi saccheggiato Ariano. Il 12, aggiunge aver avuto la consegna del castello ; avere avviso che Camillo da Corato minaccia per domani una scorreria su quel di Traili, la quale ei si propone respingere; domanda invio di stradiotti e di fanti (v. n. 51 e 53). Data a Traili. — Sottoscritta dal mittente. 53. — 1496, ind. XIV, Marzo 13. — c. 221 t.° — Inventario in volgai’e di artiglierie, armi da offesa e da difesa, attrezzi vari, arredi sacri, munizioni da guerra e da bocca, esistenti nel castello di Traili. E susseguente dichiarazione che le cose in esso descritte furono consegnate da Luigi da Casalnuovo regio commissario a Pietro Marcello, il quale ne rilasciò ricevuta insieme a Francesco Duodo castellano (v. n. 51 e 56). 54. — 1496, ind. XIV, Marzo 20. — c. 53 t.° — Il doge coi suoi consigli dà facoltà al segr. due. Marco Beaciani di negoziare, unitamente ai rappresentanti dei collegati nel trattato n. 4, e concludere accordi colle comunità degli Svizzeri (v. n. 72). Fatto, testimoni ed atti come nel n. 48. 55.— 1496, ind. XIV, Marzo 21. — c. 54. — Sindicato simile al n. 46; in questo la facoltà è data a Francesco Cappello cav. ambasciatore presso i re di Spagna (v. n. 68). Fatto, testimoni ed atti come al n. 48. 56. — 1496, Marzo 30. — c. 56. — Istrumento in cui si dichiara che, portatosi il commissario del re di Sicilia nominato nell’all.0 A nella cattedrale di Brindisi, e presentato quel documento coll’ all.0 li al notaio rogatario del presente, in esecuzione di quei due atti, consegnò al governatore veneziano della detta città quale rappresentante della veneta Signoria (v. all.0 C.) la città stessa con tutte le sue dipendenze e pertinenze, trasmettendogli tutti i diritti regi sulla medesima come è pattuito nel detto all.0 B (v. n. 53 e 60). Fatto nella cattedrale di Brindisi. — Atti Gerolamo de Ingrinetti notaio di Napoli.