230 posto. Pochi secondi dopo, mentre la torretta del sommergibile spariva sott’acqua, s’avvertiva una grande detonazione ed una colonna d’acqua s’innalzava sul Nereide che scompariva del tutto. Era avvenuto che, appena giunto all’ormeggio, il comandante Del Greco s’era accorto di un sommergibile nemico che manovrava immerso per attaccare il Nereide decidendo, senza esitare, di interrompere l’ormeggio e di procedere all’immersione per tentare di sottrarre il sommergibile all’insidia nemica e possibilmente di attaccare a sua volta. Il comandante Del Greco ben si era reso conto di affrontare una situazione di estremo pericolo per quanto estremamente doverosa. Per questo il suo contegno fu risoluto ed eroico sotto ogni punto di vista. Alla memoria del capitano di corvetta Carlo Del Greco venne concessa la-Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione : « All’alba del 5 agosto 1915, in vicinanza della spiaggia di « Pelagosa di fronte all’improvviso comparire di un sommerti gibile austriaco a breve distanza, che rappresentava morte (( sicura, tentava con eroica abnegazione di offendere, con il « lancio di un siluro, il nemico ordinando la immediata « immersione del sommergibile di cui aveva il comando e com-« piendo tutto quello che il dovere e le circostanze imponevano « e consentivano ». La prima relazione sul disastro del Nereide venne compilata dal comandante del presidio di Pelagosa poco dopo l’avvenuto affondamento. « Al Comando in Capo della 2a Squadra. « Stamane alle ore 5 è emerso a sud-est dell’isola un sommergibile nazionale tipo Nereide che dirigeva per la spiaggia di Zadlo. Non sono stati scambiati segnali di riconoscimento nè alcun altro segnale. « Essendosi il sommergibile avvicinato all’ancoraggio il nostromo del presidio con un battello è andato incontro ad esso e, per ordine del comandante del sommergibile, lo ha aiutato ad ormeggiarsi. Poco dopo si è visto il sommergibile mollare l’ormeggio e manovrare per allontanarsi iniziando la