282 da 37 mm. con affusto e munizioni relative (prua), ritenendo che il cannone da 57 mm. potesse bastare sia per la difesa sia per l’inutilizzazione del sommergibile, vuotata la cassa di nafta a prua. « Operazioni per la distruzione e inutilizzazione del sommergibile. — Non avevamo a bordo bombe di nessun tipo, nè miccia per cercare di far saltare una testa di siluro. Utilizzare un tratto di circuito di bordo per ottenere ciò elettricamente non è stato possibile perchè eravamo distanti dalla spiaggia circa 60 metri e mancavamo di qualunque mezzo per mantenere fuori d’acqua questo circuito. Portare fuori bordo un siluro e da conveniente distanza metterlo in moto diretto sul sommergibile per farlo saltare, non è stato possibile perchè non disponevamo d’altre imbarcazioni che di un piccolo battello e di una grossa barca a vela munita solo di tre remi e vi era mare agitato, corrente e vento freddo. Scalvalcare il pezzo da 57 mm. per infilarlo in un boccaporto e sparare nell’interno in modo da forare lo scafo, non è stato possibile per la forte inclinazione del sommergibile e per il peso del cannone. Sono state rotte a martellate la bussola Sperry, gli strumenti di precisione, le lenti dei periscopi, la radiotelegrafia ed i tubi di livello della cassa di compenso (il Pullino non aveva cassa regolatrice). Avendo questa lo sfogo d’aria aperto neH’interno del battello, con questo ed il kingston aperto, anche chiuse tutte le aperture dello scafo, il battello, appena di nuovo a galla, doveva riempirsi d’acqua e andare a picco. Non si son rotte le cassette degli accumulatori perchè, per le forti dispersioni, già poco tempo dopo l’incaglio non mi è stato possibile scendere nel locale degli accumulatori stessi; inoltre, per il forte sbandamento, parte del liquido era traboccato mescolandosi con quel poco d’acqua di mare che rimane sempre in sentina o più probabilmente con acqua infiltratasi per sconnessione di lamiere dovute all’incaglio. Ciò ha prodotto lo sviluppo dei gas di cloro e quindi l’inutilizzazione completa degli accumulatori stessi. I portelli dei due passaggi ai locali accumulatori sono stati lasciati aperti, così da permettere all’acqua, in un tentativo di disincaglio fatto dal nemico, di invadere il locale stesso più facilmente. I kingston dei doppi fondi sono stati lasciati aperti ed i volanti relativi buttati in mare; io stesso ho aperto il valvolone. Il cappello ed il fondo mobile del lanciasiluri vuoto sono stati lasciati aperti e l’acqua ha subito invaso la poppa. « Documenti riservatissimi. — Data la missione da compiere, particolarmente pericolosa, si erano portati a bordo solo quelli assolutamente necessari e cioè, se ben ricordo, soltanto