21 sommergibili si avvicinavano a quelli di divisione fra i rispettivi teatri di operazione. Queste crociere tormentavano assai il materiale che non era stato progettato e costruito per resistere a lunghi sforzi, e fu perciò necessario che i nostri sommergibili andassero a turno, e per un tempo a volte non breve, in riparazione nel regio arsenale di Taranto. Fu pensato dal comando in capo dell’Armata di istituire una base di sommergibili a Barletta, sia perchè da questo punto sarebbe stato molto facile eseguire agguati ravvicinati nei porti contigui che erano spesso attaccati da unità nemiche, e sia per la possibilità di eseguire con più frequenza agguati sulla congiungente Vieste-Lagosta e nella zona immediatamente più a nord. Si pensava anche di poter raccogliere gradatamente, dai rapporti delle missioni, notizie sulla situazione militare nelle isole Curzolane onde prepararsi ad una eventuale occupazione di una base in quell’arcipelago. Si sperava di poter eseguire tale servizio con tre sommergibili, ma ci si accorse subito che il minimo per sostenere un razionale turno sarebbe stato di quattro unità e che sommergibili isolati, in un porlo quasi indifeso avrebbero corso il rischio di essere sorpresi e distrutti da una scorreria di siluranti, qualora essi non avessero avuto l’appoggio di una nave. Inoltre la costituzione di tale base navale avrebbe esposto le città a maggiori rischi di un eventuale bombardamento da parte del nemico. Queste considerazioni fecero soprassedere al progetto della base di Barletta, progetto del quale si è voluto fare menzione perchè in un secondo tempo esso verrà preso nuovamente in considerazione ed attuato in senso più vasto: creando cioè una base di sommergibili a Bari, a Barletta e ad Ancona. Con lettera 147 RR., in data 10 luglio, il comando flottiglia proponeva qualche modifica al servizio di agguato in corso: (( Per il servizio difensivo della piazza sono pronti i seguenti sommergibili di minor tonnellaggio: italiani: Foca e Narvalo; francesi : A rgonaute e Cìgogne. « Probabilmente verso il 15 corrente sarà pronto anche il Glauco che potrà essere rimorchiato da Taranto a Brindisi in tempo opportuno.