222 fermati i motori, messo in moto i motori termici; due volte ritenuto di aver avvistato la scia di un siluro davanti alla prora; fermato due volte per assodare la natura di due oggetti galleggianti avvistati sulla dritta. Verso le ore 19.15 messo in rotta per N., per ricercare la profondità di 18 metri onde passarvi la notte..... Alle ore 20,30 fermato. Preparazione per l’immersione; in lontananza fumi di siluranti italiane in crociera ed avvistato un sommergibile Fiat emerso. Alle ore 21 messo sul fondo a 18 metri. Visitato tutto il battello e messo in ordine. Equipaggio riposa in due turni; Carniglia resta di guardia tutta la notte, perchè il suo comandante è molto stanco e soffre di sangue al naso..... « 10 giugno: ore ? andato a 4-5 metri; fino alle ore 5 navigato per sud. Alle ore 5,15, dopo accurata esplorazione dell’orizzonte emerso lentamente per l’aereazione; alle ore 5,50, con i motori termici rotta verso San Marco che è visibile nella foschia; verifica della posizione su Caorle e Piave. Il motore si ferma momentaneamente poi lavora di nuovo regolarmente. (( A distanza, a dritta, in vista il fumo di una silurante; scambiato segnale di riconoscimento; torpediniera (il numero non è nominato) comandante tenente di vascello Manca (questo nome non si trova fra quelli dei tenenti di vascello italiani) (1). Viene a portata di voce, parla, accosta a dritta e si allontana. <( Erano circa le ore 6,15, posizione circa 2500 metri dalla boa per S.E., ed in rotta sicurissima per l’entrata al Lido. Tutto l’equipaggio, che era rinchiuso da 30 ore, si trovava quasi totalmente in coperta..... (segue descrizione accurata dove ognuno si trovasse) .....improvvisamente uno disse ad alta voce, ma senza emozione « siluro a sinistra! ». Quello che è successo da questo momento fino alla fine del battello, era troppo perchè lo scrivente potesse ricordarsi di tutto, ma egli ritiene che poco gli sia sfuggito. « (N.B. — Molto riassunto di fronte alla lunga descrizione del Carniglia). « Il comandante fece mettere tutta la barra a dritta. Carniglia pensò che tanto sarebbe stato inutile ma certamente più giusto mettere tutto a sinistra. Il siluro era stato lanciato da brevissima distanza e doveva evidentemente colpire; istintivamente Carniglia saltò in mare a sinistra. L’esplosione deve essere avvenuta mentre Carniglia saltava perchè egli non sentì scosse finché rimase a bordo; neppure ne avvertì in acqua. In acqua Carniglia aveva la sensazione di trovarsi tra i frangenti, dai quali egli uscì con l’istinto del buon nuotatore; egli scorse poi una superficie nera di nafta e fu in tempo ancora (1) Tenente di vascello Merega.