152 « Continuo a tenere l’agguato con solo 5 centimetri di periscopio fuori. Mi avvicino verso la congiungente Kosmac-Murvica e su quest’ultima vedo perfettamente due o tre uomini di cui posso spesso seguire tutti i movimenti. « Alle ore 9, essendo a 700 metri a S.W. di Murvica, avvisto di prua sotto la costa ad W. di Punta Covica, ad un miglio circa di distanza, un piroscafo di un migliaio di tonnellate diretto a ponente che, mentre eseguo un’accostata a sinistra per andare ad attenderlo, sparisce dietro Kosmac. « Mi avvicino ancora a Murvica, perchè un uomo che ci segnala con bandiera a mano, mi induce a fare la maggior possibile attenzione. « Più tardi, essendo io con prora a levante, a 500 metri circa da Murvica, avvisto alle ore 9,30, a poppavia del mio traverso a sinistra un sommergibile con rotta a ponente, di lunghezza di circa 60 metri. Mentre accosto a sinistra sparisce dietro Kosmac e lo rivedo poco dopo per l’ultima volta in fondo al canale esistente tra Kosmac e Sant’Arcangelo. Avanzo ancora verso la costa di terra ferma, ma, persistendo sempre la foschìa lungo la costa fino a Magnaremi, e sperando in migliori condizioni di luce verso Capo Planka, dirigo per portarmi in quella località passando a randeggiare la costa a sud di Sant’Arcangelo. « Mentre sono su questa rotta alle ore 11,40 avvisto a Punta Zaline un piroscafo di 1000 tonnellate circa con rotta a S.E. Dirigo per attaccarlo aumentando di velocità per scapolare Sant’Arcangelo e metto la prua nel passo tra Sant’Arcangelo e Mulica. Quando il piroscafo ricomparisce da dietro Mulica, sono già a distanza di 800 metri circa e lancio il siluro di dritta. Dopo 200 metri di percorso buono, questo devia a dritta e poi, passato qualche secondo, va a scoppiare sulla costa di Sant’Arcangelo. Intanto io già eseguivo l’accostata in fuori : il piroscafo mi dirige addosso e mi deve aver tirato qualche cannonata perchè vedo uno o due tuffi di proiettili che non scoppiano. Mi allontano, rifacendo il passaggio a sud di Sant’Arcangelo in profondità, e dirigo al largo ove trovo mare increspato di cui approfitto per .riprendere la navigazione con periscopio fuori per esplorare. « Alle ore 18,35, essendo a 10 miglia dalla costa, il periscopio viene avvistato da un aereo la cui presenza si rileva con una bomba. Mi immergo in profondità a quota di 25 e poi di 35, ma, non ostante ciò, vengo attaccato altre quattro volte alle ore 19,30, 19,55, 20,10 ed infine quando l’assenza del sole mi faceva quasi sicuro di non essere più visto, un’ultima volta alle ore 21,05 con lancio complessivo, dopo la prima, di altre sette bombe tirate a una, due o tre alla volta in rapida successione e di cui alcune scoppiano vicino.