228 condizioni favorevoli per farlo, sia per la elevazione sul mare e sia per la chiarezza delle acque circostanti. E’ una buona precauzione altresì non rimanere durante il giorno troppo a lungo alla superfìcie e nello stesso posto. Nella rotta di notte presso il Gargano si terrà in fondali superiori ai cento metri per evitare banchi di torpedini nemiche. Il ritorno potrà eventualmente essere modificato mediante comunicazione preventiva, o per mezzo di radiotelegrafia a Pelagosa, designando Bari anziché Barletta come un punto di sosta, oppure ritornando direttamente per la sera del giorno (X + 3). Il capitano di fregata capo flottiglia E. Giovannini ». Queste consegne furono sostituite da quelle in data 30 luglio quando fu abolito l’agguato ai Canali di Zuri. <( Un sommergibile parte da Brindisi nelle ore antimeridiane del giorno X, per trovarsi presso Pelagosa prima dell’alba del giorno successivo (X + l). Rimane in quelle acque per la difesa del posto fino alla sera del giorno (X + 2), dirigendo quindi su Barletta dove rimane in vigilanza nelle prime ore del giorno (X + 3), per essere di ritorno a Brindisi la sera stessa. A Pelagosa prende contatto con quella stazione di vedetta per le segnalazioni di scoperta (codice speciale) e per altre comunicazioni. Il pericolo più grave che il sommergibile può correre è un attacco di sorpresa da parte di un sommergibile avversario immerso. Deve pertanto richiedere alla stazione di vedetta un’accurata vigilanza, specialmente sotto tale rapporto, poiché essa è in condizioni favorevoli per farlo, sia per la elevazione sul mare e sia per la chiarezza delle acque circostanti. E’ buona precauzione altresì non rimanere durante il giorno troppo a lungo alla superficie e nello stesso posto. Nell’andata rotta diretta su Pelagosa passando a circa 20 miglia da Vieste. La rotta di ritorno, verso Barletta, passerà a circa 10 o 12 miglia da Vieste per non entrare in fondali inferiori a 100 metri dove possono essere affondate mine nemiche. Il capitano di fregata capo flottiglia E. Giovannini ». Il 27 luglio, per eliminare ogni dubbio circa le comunicazioni fra il sommergibile ed il presidio, il comando flottiglia stabilì speciali istruzioni (vedi Capitolo I). Nelle consegne era segnalato ai comandanti il pericolo che presentava il sostare