33 Il comando della difesa marittima, alla cui dipendenza era passata la squadriglia dei sommergibili a benzina, emanò le seguenti consegne per il servizio in agguato: 1) il comandante della squadriglia comunicherà in procedenza il punto nel quale si recherà il sommergibile di guardia; 2) le torpediniere di servizio nella prossimità di questo punto, al loro giungere nel posto di crociera, prenderanno contatto con il sommergibile e scambieranno, se opportuno, i necessari accordi onde potersi ritrovare, ed in ogni modo si faranno riconoscere ; 3) in caso di avvistamento del nemico le torpediniere comunicheranno la notizia al sommergibile : a) battendo con un martello ripetuti colpi su parti immerse dello scafo; b) alzando il segnale BG 2 su gaffa posta verticalmente a poppavia della bandiera nazionale; c) correndo verso il sommergibile ed emettendo ad intervalli fumo dai ciminieri. Inoltre, quando richiesto, il Comando della difesa invierà a dar fondo, nel posto di agguato del sommergibile, un bragozzo a benzina che funzionerà come stazione di vedetta. Il sommergibile dislocato ad Ancona e menzionato nella sopracitata circolare 1439 RR. P. prestava già servizio da qualche giorno prima della dichiarazione di guerra. La necessità d’inviare un sommergibile nelle acque di quel porto fu prospettata dal Ministero della Marina con la circolare 1272/G RR. P. in data 21 maggio, inviata al Comandante in capo del Dipartimento di Venezia, insieme con altre norme preliminari sull’agguato nei paraggi di Pola : « Considerato : 1) il notevole numero di sommergibili ora accentrati a Venezia; 2) l’impossibilità, almeno in un primo tempo, di provvedere alla difesa del nostro litorale Adriatico con reparti di navi maggiori, i quali non potrebbero neppure accorrere in tempo utile, per costringere a battaglia il nemico durante la ritirata ; 3. — l nostri sommergibili durante la guerra 1916-18,