42 caso di attacco nemico, qualunque fosse lo stato del mare; mentre gli A non avrebbero potuto uscire se non in condizioni di mare perfettamente calmo. A Brindisi quindi i sommergibili A non erano di alcun apprezzabile ausilio. 2. — A Valona, soltanto per recarsi dal punto di stazione alla bocca di Saseno, occorreva navigare per circa 10 miglia. Per portarsi a distanza utile minima di difesa, era necessario quindi un percorso del doppio superiore a quello di Brindisi e a maggior ragione adunque sarebbe occorso il rimorchio. Inoltre il golfo di Valona. nel quale lo mareggiate entravano frequentemente, non offriva ridosso sicuro per battelli del genere in questione. Valona sembrava quindi ancor meno adatta di Brindisi per utilizzare i sommergibili del tipo A. TI solo possibile impiego di questi mezzi poteva essere la difesa dei porti di Bari e di Barletta, ed eventualmente anche di Molfetta, ove lo specchio acqueo da difendere, anche in relazione ai mezzi di offesa che probabilmente il nemico vi avrebbe impiegato, era immediatamente fuori del porto. Bari e Barletta erano state dotate di una stazione di carica elettrica, di qualche alloggio e di alcuni mezzi di difesa, e a Molfetta non sarebbe stato diffìcile di fare qualche cosa di simile, sia pure in scala più ridotta. Ma, essendo i sottomarini A sprovvisti di compressore di aria, sarebbe stato indispensabile fornire quelle stazioni anche di un piccolo compressore azionato da motorino elettrico. Per quanto sopra, il Comando in capo dell’Armata stabilì che i primi due sommergibili giunti il 10 febbraio a Brindisi a mezzo ferrovia (A 2 e A 4), fossero dislocati senz’altro a Bari; ed essi cominciarono ai primi del mese di aprile a prestare il loro servizio di agguato ravvicinato in difesa di quel porto. Tu precedenza era stato disposto per l’impianto a Bari di un piccolo compressore con motorino elettrico alimentato dalla stessa linea di carica; ed in attesa che i lavori fossero pronti, VA 2 e VA 4 stazionarono in un primo tempo a Brindisi. Degli altri quattro sommergibili della stessa serie, VA 1 non prestò mai servizio bellico rimanendo a Spezia e passando in armamento per i periodi nei quali doveva servire da som-