71 probabilità di riuscita per il non dubbio impiego di dragamine da parte del nemico. Si rilevava poi l’opportunità di eseguire le missioni cominciando dalle più lontane, allo scopo di non aumentare le difficoltà delle successive per la presenza degli sbarramenti già posati. Bisognava sfruttare inoltre le caratteristiche del sommergibile e cioè, la forte autonomia in emersione, il nessun rumore del motore a combustione navigando alla superficie, la comodità relativa che offriva al personale per missioni di più giorni, la possibilità di immergersi in 30 secondi e di poter scendere a quote di 60 metri. In base a queste considerazioni vennero studiate due missioni : 1) sbarramento nel canale di Veglia; 2) sbarramento del Passo della Faresina e Punta Nera. (Vedi carta zona di operazioni sommergibili Alto Adriatico 1916-17). L’X 1, dopo aver eseguito il 7 giugno una prova di affondamento delle 12 torpedini e.a. 1916/125 t.; di sua dotazione, nelle acque antistanti la piazza di Venezia, partì il 17 per eseguire la prima missione; ma una infiltrazione di acqua nel periscopio gli impedì ogni visibilità e lo costrinse al ritorno in base. In unione a questo inconveniente accidentale, altri di indole più grave si verificarono, specialmente nei congegni di lancio delle torpedini ; e ciò costrinse questa unità ad un lungo periodo di lavori. Così per tutto l’anno 1917 non fu possibile valersi di un sommergibile che sarebbe stato a noi tanto utile e sul servizio del quale si fondavano molte giuste speranze. ★ ★ ★ Il 1" settembre venne istituita ad Ancona una sede di flottiglia sommergibili dipendente dal Comando del Dipartimento Marittimo di Venezia (circolare 2562, in data 3 agosto del Capo di Stato Maggiore) inviata ai comandi dipendenti : « Al 1° di settembre sarà istituita ad Ancona una sede eli flottiglia sommergibili, dipendente dal Comando in Capo del Dipartimento Marittimo di Venezia.