1T2 tomi che il fanale scade da prua, metto in moto a combustione e dirigo per tagliargli la rotta. Alle ore 3,15 non riuscendo a guadagnare sul rilevamento metto in moto i due motori, aumentando la velocità fino a 480 giri (miglia 13 circa). Riconosco distintamente un piroscafo completamente illuminato con fanali di via accesi; e, di poppa a questo, a 200 metri circa, un altro scafo con accesi solo i fanali di via. Faccio rotta diretta per il passo fra Isola Dolfin e Punta Loni, verso cui dirigono i due piroscafi. Alle ore 3,40 giungo a circa miglia 2,5 da Dolfin. « Constatando di non poter più guadagnare cammino e trovandomi a distanza di lancio (da 800 a 900 metri), accosto a dritta e lancio un siluro ad uno scafo a pruavia del piroscafo di testa con impatto di 140° circa. Il siluro passa fra i due piroscafi. Ritengo che questi, sia per l’oscurità forte, sia per il mare vivo, non abbiano veduta la scia del siluro. Dopo il lancio mi metto nella rotta dei piroscafi e li inseguo fidando in un eventuale rallentamento. « Alle ore 4 passo al traverso di Dolfin ed alle ore 4,45, a 7 miglia del canale di Corsia, essendosi lesionato il cilindro a. 6 del motore di dritta, desisto dall’inseguimento e fermo i motori. Approfittando della buona posizione carico le batterie fino alle ore 5,30. A tale ora, a combustione, dirigo fino al traverso del fanale di Arbe e mi immergo alle ore 5,55. Tengo l’agguato tutto il giorno tra Arbe, Dolfin e Punta Loni. Alle ore 11,20 vedo un piccolo piroscafo che costeggia Arbe in prossimità dell’insenatura di San Cristoforo con rotta sud-est. Data la distanza, miglia 1,5, e la reciproca posizione, mi accorgo dopo breve tempo di non potermi portare a distanza utile. Il piroscafo costeggiando prosegue per il canale di Pago. Mi porto quindi presso l’entrata dell’ancoraggio di Arbe nel quale però non trovo che due barche da pesca in vela. Alle ore 12,30, trovandomi davanti ad Arbe, vedo un altro piroscafo di limitato tonnellaggio che da Dolfin dirige verso nord. Alle ore 18,45 emergo e, a combustione, vado a caricare in un punto a miglia 4,5 a sud di Dolfin. La carica dura dalle 19,20 alle 22,15. « Il 2 novembre m’immergo dalle ore 22,15 alle ore 2,30, quindi nuovamente carico energia dalle ore 2,30 alle ore 3,50. Forti piovaschi, vento fresco da scirocco e mare agitato. Alle ore 3,50, avendo scorto un fanale a nord di Dolfin allontanan-tesi verso est, mi porto a combustione verso Pago: alle ore 4,10 il fanale avvistato scompare dietro Punta Loni. « Fermo i motori, riprendo la carica fino alle ore 5,15r quindi, a combustione, mi reco a due miglia a sud di Dolfin. Alle ore 5,50 m’immergo e riprendo l’agguato sulla rotta pa-