177 posseggono. Se un’idea, sia pure vaga, ci si può formare dell’epoca probabile di un approdo a Misurata, è naturale che in quel torno di tempo, in special modo, si dovrebbe cercare di organizzare con maggior frequenza azioni combinate del genere innanzi proposto. « Poiché l’ammiraglio Calthorpe chiede se può in qualche modo concorrere ad un’azione offensiva sulla costa libica, si potrebbe domandare il concorso di qualche idrovolante e di un sommergibile, se noi non possiamo disporre di detti mezzi per il momento. « Un’altra azione di vigilanza e di offensiva che potrebbe fornire la cooperazione britannica, potrebbe tentarsi adoperando, sulle rotte di approccio a Misurata e fuori del raggio di vigilanza delle vedette di terra, qualcuno dei velieri potentemente armati qui per la guerra antisommergibile. Questi velieri possono rimanere lungamente in crociera, senza eccessivo tormento per il personale ed il materiale, e senza consumo di combustibile, specialmente se sussidiati dalle nostre crociere, che periodicamente si recherebbero ad incontrarli, per assumere informazioni, portare viveri freschi, ecc. « Anche per i periodi di maggiore intensità di questa forma di azione aggressiva e di vigilanza, si sceglierebbero quelli nei quali, con maggiore probabilità, si può attendere l’approdo di un sommergibile nemico. D’altra parte, com’è noto all’E. V., armi, munizioni, rifornimenti non sono sbarcati a Misurata da sommergibili nemici soltanto. Quando dal Comando Superiore Navale della sola Cirenaica fui preposto a quello di tutta la Libia, dopo qualche tempo passato a Tripoli per rendermi conto delle condizioni locali,, decisi subito di vigilare in modo continuo Misurata, i suoi approcci dal mare e la costa da Sirte ad Homs. Una delle mie navi ausiliarie, a turno, rimaneva di servizio per una settimana in quelle acque, rilevata in mare al termine del suo periodo di servizio, e con ordini di praticare, sempre che possibile, improvvise sorprese all’alba a Misurata. « Il sistema, com’è noto all’E. V., diede subito i suoi frutti, ed una goletta contrabbandiera, con munizioni, fu costretta a gettarsi a terra a sud di Ras-Kara, cannoneggiata dal Guerrazzi, abbordata il giorno dopo per mio ordine, quando personalmente mi recai sul posto con V Ostro, e quando Nury Pascià con circa 200 fucili si oppose al mio sbarco con un nutritissimo fuoco di fucileria controbattuto dai cannoni delle mie navi. « Il veliero armato, munito di motore ausiliario capace (mi si dice) d’imprimere alla nave circa sei nodi di velocità, oltre a poter compiere una fortunata azione offensiva contro 12- — / nostri sommergibili durante la guerra 1915-18.