rallela a Pago, a circa 1 miglio da terra. Causa la foschìa ed il mare ancora mosso, la visibilità del periscopio è molto limitata. « Alle ore 7,20, esplorando, vedo un piroscafo (600 tonnellate circa) dipinto in grigio chiaro a 500 metri al traverso a sinistra con rotta parallela alla mia. Mentre accosto con tutto il timone a sinistra il piroscafo, che dopo poco mi ha scorto, accosta anche egli dallo stesso lato ed apre il fuoco con uu pezzo sistemato a poppa. Appena ho la prua su di lui lancio un siluro (impatto 150° e distanza metri 600). Alcuni secondi dopo il lancio, il piroscafo, che continua a far fuoco, mi presenta la poppa ed il siluro gli passa parallelamente al fianco dritto. Non è possibile eseguire un secondo lancio sia per l’aumentata distanza, sia perchè, dopo il lancio, a causa specialmente del mare, vengo fuori prima con i periscopi per circa tre metri, quindi con la poppa nella manovra per rimettermi in quota. M’immergo in 18 metri e dirigo per uscire esplorando ogni 20 minuti. « Alle ore 13, in quota metri 41 (38 al manometro), velocità miglia 2, esco per il passo di Selve. Alle ore 14,15 due chiodi dello scafo del locale estremo poppiero (batteria A) vengono proiettati all’interno, determinando due vie d’acqua che bagnando gli accumulatori sviluppano forti emanazioni di cloro. Faccio staccare la batteria ed inizio l’esaurimento del locale con la turbina . Non potendo venire a galla a causa della vicinanza della costa nemica continuo la rotta in immersione tenendo sempre in moto la turbina di esaurimento. Alle ore 16,30 emergo ed a combustione dirigo per Cervia. (( Il 3 novembre mi poso sul fondo alle ore 1,55 dopo aver provvisoriamente riparate le vie d’acqua. Alle ore 6 emergo ed alle ore 7,30 dirigo per Porto Corsini. Dal Comando della locale difesa, a mezzo del regio dragamine Grado, ricevo l’ordine di entrare nel porto canale. Alle ore 8 mi ormeggio. Ritengo doveroso segnalare alla S. V. la valida cooperazione dell’ufficiale in 2° tenente di vascello Pinna Carlo, dell’ufficiale di passaggio tenente di vascello Maroni Giuseppe e l’ottimo contegno di tutto l’equipaggio nelle varie circostanze della missione. Il tenente di vascello comandante G. R o G e r i ».