1G0 « Alle ore 10 ho messo fuori il periscopio mantenendo l’agguato con i motori a lento moto e con i motori fermi. <( Alle ore 15,45 ho avvistato un fumo vicinissimo alla costa in direzione Punta Suka di Skarda proveniente da N.W., il quale ha invertito subito la direzione entrando nel Passo Premuda-Skarda e dirigendo per N.W. Ho visto i due fumaioli che emettevano il fumo, ho subito manovrato per l’attacco ed all’accostata del nemico ho continuato nella stessa rotta per portarmi vicino alla rotta che gli avevo visto seguire. « Alle ore 18 ho avvistato nuovamente vicino Punta Suka un cacciatorpediniere che ho riconosciuto dai fumaioli per lo scafo visto prima. Era apparentemente fermo o a lento moto con la prora a N.W. alla distanza di circa 2000 metri. Rientrato il periscopio ho manovrato per l’attacco; messo fuori il periscopio una seconda volta ho rilevato il bersagliò per 30 gradi sulla dritta a 1000 metri di distanza. Non ho lanciato perchè con quel mare calmo ed a quella distanza il cacciatorpediniere avrebbe certamente avvistati i siluri in tempo, scansandoli e scoprendo così il sommergibile. Ho continuato però nella stessa rotta per riconoscere il tipo di bastimento e portarmi vicino alla rotta costiera in posizione opportuna di attacco anche del medesimo cacciatorpediniere, se avesse continuato a trattenersi nelle stesse acque. <( Messo fuori il periscopio per la terza volta ho visto il cacciatorpediniere apparentemente fermo, a circa 500 metri a 25° a sinistra dalla prua, con il lato sinistro della poppa rivolto verso di me. Rientrato immediatamente il periscopio ho ordinato al timoniere di accostare tutto a sinistra, per poter lanciare non appena s’iniziava l’accostata. Il sommergibile non accennava ancora ad accostare che ho sentito distinta-mente il rumore dell’elica del cacciatorpediniere avvicinarsi. Ritenendomi scoperto ho ordinato di appesantire il battello, ho mandato tutta la gente a prua e, a battello appruato, ho aumentato di velocità scendendo rapidissimamente alla quota di 40 metri. Ho raggiunto un momento i 45 metri al manometro; sono stati chiusi i cappelli dei tubi di lancio, i contro portelli e le porte stagne a poppa. Ho mantenuto la rotta verso terra ritenendo che il nemico avesse supposto che avessi invertito la rotta, quindi ho accostato lentamente a dritta per la rotta 270° prendendo il largo, giudicando inutile insistere nell’attacco. In un tempo brevissimo, uno o due minuti al massimo dall’ultima visione al periscopio (ore 18,10), ho sentito il cacciatorpediniere passare di prora e lo scoppio di 4 bombe tutte sulla dritta. Allo scoppio della seconda il motore destro ha avuto il controller incantato, la luce a prua si è spenta ed accesa fra una bomba e l’altra. Lo scafo ha avuto