29 I due sommergibili Ampère e Papin erano stati temporaneamente (21 settembre-13 ottobre) dislocati ad Ancona e rimasero in quel porto tino a che non giunsero i primi sommergibili inglesi della classe « B » (in questo periodo operò nel basso Adriatico il sommergibile inglese E 21 il quale però dopo la seconda missione dovette rientrare per avarìa a Malta). II comando della flottiglia, invitato a presentare un programma di impiego delle unità, rispondeva con la lettera n. 414/W in data 27 ottobre che si riporta integralmente : « Per il servizio difensivo della piazza di Brindisi si può sempre far conto non solo sui sommergibili di servizio, ma anche su quelli in riposo nel porto, purché si tratti di attacco preannunziato di qualche ora, per avere il tempo di rimontare rapidamente quegli organi dei quali si esegue la manunten-zione appunto durante i giorni di riposo. « Dei quattro sommergibili disponibili attualmente per tale scopo deve però prevedersi prossima l’uscita dal turno dell’Aryonaute, che dovrà andare a Malta, a quanto sembra, per ricambiare tutto il fascio tubiero dell’unica caldaia, ora quasi inservibile. « Per il servizio difensivo della costa fra Bari e Barletta contavo di impiegare a turno i due sommergibili italiani Veletta e Nautilus dei quali dispone attualmente la flottiglia; sul Veletta però non si può far più conto, non solo per l’avarìa subita nella collisione con il Dardo, ma altresì perchè le condizioni generali del sommergibile sono tali che sarebbe imprudente ritardare ancora i lavori di riparazione già da tempo previsti. « Se le imminenti prove dei motori del Ferraris daranno buon risultato, quel sommergibile potrà presto venire a Brindisi a prendere il posto del Veletta. « Intanto il servizio di Bari e Barletta potrà essere fatto saltuariamente dal Nautilus, a meno che l’E. V. non creda di impiegarvi temporaneamente anche uno dei difensivi, almeno lino a Bari, limitando a tre sommergibili e forse a due, in mancanza deWArgonaute, la difesa della piazza di Brindisi contro la quale sembra poco probabile che il nemico abbia intenzione di eseguire attacchi con navi. « Per altre operazioni al largo resteranno disponibili cinque sommergibili francesi del tipo Cugnot. Con cinque unità non è possibile tenere contemporaneamente e costante-mente un servizio di vigilanza nelle acque tra Planka, Lagosta, Meleda ed un altro nella zona di Cattaro. « Infatti, impiegando per la prima di quelle due missioni cinque unità ili turno consecutivo, ciascuna farebbe circa