' 251 Limiterò pertanto il servizio ad una difesa costiera e ad agguati eventuali sulla costa nemica solamente quando si eseguono spedizioni di siluranti o di motoscafi e nelle zone di telefunken ogni qualvolta sarà possibile. (( ..... « Mi riservo di riferire al ritorno del comandante Giovan-nini quali carte riservate potevano trovarsi sul Balilla per il caso che questo fosse stato sorpreso e catturato. Il vice ammiraglio comandante superiore navale U. Cagni ». Il 20 luglio veniva intercettato da Basilea il seguente bollettino austriaco : « Nella notte dal 14 al 15 nostre torpediniere distrussero nel Medio Adriatico un sommergibile di bandiera ignota. Dodici ore più tardi un altro italiano. Dei due equipaggi nessuno fu potuto essere salvato. Da parte nostra non subimmo perdite..... ». Un comunicato successivo modificava l’ordine cronologico degli affondamenti. « Nella notte del 15 luglio nostre torpediniere affondarono un sottomarino italiano nel Medio Adriatico; dodici ore più tardi affondarono un sommergibile di nazionalità sconosciuta, nel Basso Adriatico. Nessuna persona dei due equipaggi ha potuto essere salvata. Non abbiamo avuta alcuna perdita..... ». In seguito a questa notizia fu incaricato il comandante della flottiglia sommergibili di Brindisi di compilare una inchiesta sulla probabile perdita delle unità. Si riporta integralmente questa relazione (lettera n. 850 RR. in data 3 agosto 1916 diretta al Comando Superiore Navale di Brindisi) : « In conformità agli ordini del Comando Superiore Navale di Brindisi, la sera del 14 luglio alcuni sommergibili dovevano trovarsi dislocati in qualche punto della costa avversaria, per sorvegliare possibili movimenti di forze navali nemiche. Al Balilla era stata assegnata la zona presso Capo Planka, al sommergibile H 2 presso l’isola di Cazza, all’altro inglese H 3 gli approcci a Cattaro nel settore nord, ed al sommergibile francese Faraday il settore a sud di Cattaro. Il Balilla partiva da Brindisi alle ore 15 del giorno 13 luglio; gli altri tre sommergibili partivano il mattino dopo. Faraday ed H 2 fecero ritorno a Brindisi, come era previsto, il 16 mattina; del Balilla e del-VH 3 non si ebbero più notizie.