199 « 30 marzo. — Constatato un forte spostamento di circa 14 miglia in direzione di E.S.E., dovuto alla corrente ed al mare grosso. All’alba mi trovo infatti su Bu-Sheifa e riconosciutala me ne allontano di nuovo con i motori a combustione per non farmi vedere da terra. Mare e vento aumentano di intensità e girano nuovamente a maestrale. Anche oggi il tempo, che all’alba sembrava migliorato, non può permettere al nemico di approdare sulla costa. Alle ore 9,45 mi immergo e dirigo su Bu-Sciaira. Esplorata la costa tra Ras Zorug e Bu Sciaira a distanza media di miglia 2,5. Alle ore 15 inizio l’allontanamento in direzione N.W. Al tramonto vento e mare diminuiscono. Alle ore 19,30 emergo ed inizio la carica sino alle ore 23. Dalle ore 23 alle 23,30 in moto a combustione per N.W. e dalle ore 1,40 alle 3 e dalle 4 alle 7 in moto con i motori elettrici al minimo, con rotta N.N.W. per compensare l’effetto della corrente. Impossibile, a causa del mare lungo, per cui si affondano di continuo la prora e la poppa, rimettere a posto l’aereo per le ricezioni radiotelegrafìche. « 31 marzo. — Tempo buono e favorevole ad operazioni del nemico. Perciò nella notte mi avvicino a terra ecì all’alba sono a 4 miglia da Bu-Sciaira che esploro attentamente alla distanza di miglia 1,2. Indi costeggio sino a Ras Zorug mantenendomi alla distanza di miglia 2 dalla costa. Invertita la rotta esploro in senso opposto. Alle ore 19,35 emergo a miglia 3,5 dal faro di Misurata. Messo a posto l’aereo, alle ore 21,40 metto in moto a combustione e dirigo su Tripoli. Alle ore 1, al traverso ed a 5,5 miglia da Homs, dò a quella stazione r.t. il segnale convenzionale, che ripeto alle ore 6 a miglia 20 di distanza da Tripoli. All’altezza di Tajura, incontrato un M.A.S. inviato dal Comando Superiore Navale. Alle ore 9 accosto suH’allineamento di entrata. Alle ore 9,30 mi ormeggio sul fianco sinistro della Campania. « Osservazioni. — Nella esecuzione della missione si sono seguiti i concetti che informarono la precedente compiuta dal 4 al 15 marzo. Nel complesso la crociera è stata considerevolmente faticosa più che per il tormento dovuto ai continui movimenti di rollio causati dal mare agitato che influenzava la navigazione anche in profondità, per le cattive condizioni di respirazione all’interno. Infatti all’impossibilità di rinnovare l’aria viziata nei locali interni, si aggiungeva la necessità di fare affluire in essi nei giorni 28 e 29, durante le ore di carica, gli estrattori dei gas delle batterie, non potendosi tenere aperti gli sfoghi esterni, continuamente sorpassati dalle onde del mare.