031 colpì. Nella supposizione che questo attacco fosse stato notato, accostai per allontanarmi ed emersi subito per formarmi una idea esatta del contegno del sommergibile, onde eseguire un secondo attacco. Il sommergibile non era più in vista. Per ritrovarlo, qualora fosse sfuggito in immersione, diressi nella direzione del lancio alla velocità di 5 miglia. Verso le ore 2,03 esso venne di nuovo in vista, a circa 15° a dritta, mentre dirigeva a lento moto verso W. Seguendolo nella scia, mi avvicinai a tutta forza fino alla distanza di circa 3000 metri. Alle ore 2,26, esso accostò di circa 90" a sinistra. Anch’io accostai a sinistra, mi tenni al suo traverso e diminuii la velocità. Quando osservai che esso aveva fermato, manovrai in modo da portarlo nella direzione della luna, mi immersi e diressi all’attacco. Alle ore 3,10, lanciai il secondo siluro che dopo 72 secondi esplose. Il siluro ha colpito all’altezza della torretta, attraverso il periscopio non si vide alcuna colonna d’acqua, ma una grossa nuvola nera dell’esplosione con forte fiammata. Subito dopo l’esplosione, mi immersi e diressi alla massima forza verso il punto dell’affondamento. Salvo, come unico superstite, l’ufficiale in 2° sottotenente di vascello francese Lapeyre. Il comandante Hugo barone von Seyffertitz m. p ».