114 poi alla superficie dopo circa 5 minuti ho potuto ancora osservare la prora del piroscafo silurato emergente sola dall’acqua, mentre il piroscafo stesso affondava quasi verticalmente: dopo pochi secondi tutto era scomparso. « Il piroscafo silurato doveva avere una portata di circa 3000 tonnellate; aveva due alberi ed un fumaiolo, castello a prora e casseretto, tuga centrale abbastanza elevata ed estesa. Sembrava uno di quei piroscafi che fanno servizio sulle linee commerciali ed hanno poche sistemazioni per passeggeri in coperta. Lo scafo era dipinto in nero e sul fumaiolo mi è sembrato vedere una freccia rossa ; ma non posso dare in complesso molti particolari perchè la parte che vedevo era in ombra, la luce scarsa ed io sono rimasto immerso durante la breve manovra di avvicinamento, tanto che le onde mi impedivano di osservare con continuità. (( Il secondo piroscafo, simile abbastanza a quello affondato, l’ho perduto di vista durante una nuvola di fumo prodottasi durante l’affondamento. « Seguendo le istruzioni ricevute ho subito diretto per il ritorno, preparando i due rimanenti siluri per il lancio, ed in immersione ho diretto per il passo di uscita ad una velocità di circa 3,5 miglia, emergendo ad intervalli per pochi secondi per rettificare la posizione. « Alle ore 10,14 ho avvistato presso il passo fra Koyajak e San Pietro di Nembi due torpediniere austriache che dirigevano verso levante; data la loro velocità e la posizione reciproca ho dovuto rinunziare a tentare un attacco che le condizioni del mare avrebbero forse favorito. « Alle ore 10,45 ho avvistato un c.t. tipo Huszùr poco di poppavia al mio traverso a sinistra; per considerazioni analoghe alle precedenti ho dovuto rinunciare ad attaccare, anche perchè la carica che avevo era insufficiente allo scopo. « Dopo il punto delle ore 10,45 mi sono immerso a metri 24 ed ho navigato così fino alle ore 12, quando ho stimato essere libero dalla zona ove potevano trovarsi mine. Alle ore 12,15, senza emergere prendo la rotta del ritorno. (( Alle ore 13,30, mentre avevo messo alla minima velocità e navigavo a metri 15, si è udito il rumore di elica di silurante, prima quasi indistintamente poi sempre più sensibile, fino a che era udito facilmente da tutti; poi è gradatamente cessato. Complessivamente si è udito per 5 minuti e ritengo possa essersi trattato del passaggio di squadriglia di siluranti. Temendo che queste potessero seguire qualche nostra traccia dovuta alle consuete perdite di nafta dalle casse principali ed al pompamento della sentina poppiera, dove si era raccolta acqua proveniente dagli assi dell’elica, ho fatto seguire rotte varie per un’ora, riprendendo poi la rotta precedente.