- 300 - vece di Farsalioti o Fersalioti abbiamo Filrseroti o Far§io$i o Far^ilio^i. Che tutti i Farseroti della penisola balcanica provengano da Fraseri, e che solo da questo centro essi siansi sparsi per la penisola dopo la distruzione del comune medesimo è difficile credere; riferendoci ai nomadi e a quelli che si fissarono in comuni stibili, ben si vede come il lor numero sia troppo rilevante per stabilire Fraseri come unico tronco di partenza. A Durazzo e a Fraseri bensì, probabilmente, dovettero radunarsi dei nuclei, tanto vero che a settentrione di Durazzo, nella parte antica della città, rammentiamo di aver constatata la presenza di alcune famiglie farserote stabilitesi colà ab antiquo, onde il quartiere si chiama anche oggidì con nome romeno, stana o toMste, ed è prossimo all’urbe. Forse, altri coloni, emigrati in seguito dall’Italia nella Musacheia, agricoltori e pastori dell’Apuliuin e Brutium, avranno ingrossate le fila dei rimasti nell’Albania centrale, andando a stabilirsi nella pianura musacheiana (l) in Apolonia, Bunavia, ( Bonavia ), Vallona, Rrmàni, Colonia, Ardeusa ( Ardenitza ), Cavala, ecc. In ogni modo, certo è che i Farseroti, dopo la distruzione almeno di Fraseri, furori sempre nomadi; non seppi mai, infatti, di grandi centri farseroti, di ceppo antico. (1; Non si conosce bene l’origine della parola Musacheia. Sembra tuttavia eh’ essa derivi dall’antica famiglia principesca romena Musatius o Musachius, che avrebbe regnato nei tempi andati in quei luoghi. Affermasi ora che tale famiglia è da lungo tempo estinta; io, nondimeno, ho saputo della esistenza in Italia di alcune famiglie con tal nome, e citerò qui quella di Musachia di Roma, originaria da Palermo, l’avvocato Musachio della Musacheia nelle Puglie, e i fratelli Musachio e Musciacho Guglielmo banchieri di Brindisi. Strano è come l’avv. Musachio si chiami della Musacheia, ossia proprio come i Romeni pronunciano e noi abbiamo citato in questo lavoro; laddove Musciacho sarebbe la parola Musat derivante da Musatius e corrisponderebbe esattamente a Musat della famiglia dei Musati regnante un tempo nella Moldavia.