Osman pascià (!); egli usciva dalla città in carrozza per recarsi, come di solito in un caffè dei dintorni.... Scorgendomi, mi squadrò da capo a piedi; forse, mi prese per un ispettore... delle scuole romene! A Giannina (2). Inutile, e fuor di luogo, sarebbe descrivere alcunché della mia permanenza a Giannina. D’ altra parte, questa regione non fa parte del ciclo di ricerche da me imprese attualmente a riferirvi, e non insisterò dunque a parlarvene. Dirò solo che, durante il mese in cui dimorai, volens-nolens, a Giannina, gli antarti greci entrarono in Pleasa(3); poco più tardi assassinavano, « ad usum graecorum », tre infelici romeni di Abela. Correva già in allora la voce che bande di antarti scorrazzassero per le montagne, battendo le strade dei dintorni ; ogni giorno, pervenivano a Giannina notizie mirabolanti delle loro gesta. A Conitza, esse avevano avuto una scaramuccia coi soldati ; questi si erano limitati a tirare qualche colpo... innocente dalle finestre della caserma, non avendo cartuccie a sufficienza per rispondere! Dilli’interno della provincia giungevano informazioni altrettanto sconfortevoli ; e chi attribuiva i fatti agli antarti, chi a filibustieri di professione, appartenenti a tutte le varie nazionalità del paese. (1) Generale di Divisione, Governatore del vilayet di Giannina; nemico acerrimo dei Romeni, poco dopo cadde in disgrazia del Sultano per le sue stranezze. (2) Durante il mio soggiorno a Giannina, sono stato ospite gradito della famiglia Padeanu, cui mi compiaccio di porgere qui i miei più vivi ringraziamenti, sia per la benevolenza addimostratami, sia per 1’ appoggio che il Console stesso volle darmi di fronte alle autorità. Alla gentilissima Signora Padeanu i rispettosi sensi della mia gratitudine per tutte le attenzioni prodigatemi da tutti i suoi cari. (3) Plema, Comune roméno vicino a Coritza ; vedasi più oltre.