— 183 - turali che partono dalla cresta del Sinia prolungandosi parallela-mente sino alle falde. L’istoria meravigliosa non è finita: tra Bargulasi e Bra-cula, indicandomi quattro alberi di cui uno abbattuto a terra dalle bufere, i miei uomini mi raccontarono che 11, in epoca immemorabile, s’erano indugiati per rifocillarsi quattro santi con quattro cucchiaie di legno; partiti ì santi, e dimenticate sul posto le cucchiaie, crebbero i quattro alberi che nessuno oserebbe toccare, paventandosi la vendetta dei nominati santi! Verso Berat, la parete del Tomor è perpendicolare, e una ascensione sarebbe impossibile ; a Est, invece, è mitemente inclinata. Da questa parte molti sono i Comuni musulmaui, distesi lungo la vaga valle che intercede fra il monte e la Cosnita Bo-fnia, e dove, nel passato, avevano preso stanza anche dei Comuni romeni, come vedremo; alle sue falde e sulle cime si recavano i Farsalioti con i loro greggi, ma attualmente non più sempre a causa del brigantaggio. Solo sulla Bofnia e sulla Ostrovitza si trovano al giorno d’oggi dei farsalioti nomadi. Dagli Uianiti di Vartopi ho appresi i nomi con cui questi chiamano adesso, come prima le chiamavano i Farsalioti, alcune località site fra le due vette del Tomor : Strunga, Stana, Grosez, Cararea lui Lampi, Padea §oarecului, Turartele, Scapa lata, Chiatra latà, La curbane, Guva lui Mima, presso cui eravi una valle che s’è chiusa, dice la leggenda, ingoiando un musulmano. In fine mi piace riprodurre con esattezza i nomi di alcuni fra quei Comuni musulmani e di certe località del Tomor, a rettifica degli errori che si riscontrano nelle carte geografiche e cioè: Sembetra, Semirdeni, Semirdan, Postnevist, Brasnic, Bregas Cotea Vidan, Ciorotat, Posteri, Grev, Davisz, Ghierbs, Sotiat, Pre-nias, Gostan^ca, Lesnia, Malibarda, Perisnac, Voinic (comune questo romeno), Uznova, Gradista, Cosniza Bofnia, Ciuche Fren-cut, Mali Panaritis. Dal 9 al 15 di agosto, gran folla dei dintorni del Tomor,