- 21 - vere separati, in un gruppo esclusivo, a sè, e a non confondersi con gli altri per mezzo della parentela, tutto contribuisce a provare che i Farsalioti possiedono in grado eminente le caratteristiche d’una nazione che non solo non ama essere confusa con altre, ma desidera e dimostra, a tutta prima, di voler essere considerata a parte. In generale, i farsalioti sono bruni, alti, e di forme ben composte: costumi, così degli uomini che delle donne e dei bambini, sono precisamente farsalioti, quantunque, qua e là, essi abbiano tollerate certe modificazioni indispensabili all’ adattamento alla vita di città. Ad esempio, alcuni uomini — rari per altro — vestono il paletot nero, con pantaloni; e alcune donne, rarissime, indossano la sottana; a metii, dunque, farsalioti, e nell’altra metà europei per eccellenza. I fanciulli, qualche volta, si mostrano abbigliati all’ uso moscopoleno. Sono però eccezioni non frequenti, queste, che troveremo benanco frammezzo ad altri gruppi di farsalioti, stabilitisi essi pure nelle città. In generale il costume femminile rassomiglia a quello delle farsaliote della Musacheia, più o meno ricco a seconda, naturalmente, delle circostanze private. Dalle fotografie qui annesse potrà rilevarsi come il vestiario di una delle famiglie farsaliote di Coritza sia alterato, nello stretto senso della parola, portando 1’ uomo — conforme a ciò che ho scritto più sopra — pantaloni e paletot nero, le donne un abbigliamento solo per metà farsaliota, e i bambini un vestito alla moscopolena con giubba lunga e fascia che li stringe a mezzo il corpo. Ripetiamo però, ancora una volta, che queste sono eccezioni; cosi pure, un’eccezione vediamo nella fotografia seguente, da cui risalta il profilo d’una allieva della scuola romena abbigliata alla franca, in un costume che non offusca certo la bellezza conquistatrice di questa fanciulla della montagna, degna per altro d’ una città ben più incivilita di Coritza.