VI. Sipsca. — Ititene li i. — Le «‘»live farserotesche dei Munti Mali-Dccu c I,itigli. — Ciitineriutii e Miisnchiarl. — Megldiè e le costumanze in nozze <11 Farserotl. — Libonla. — Moscopole. — Chiese, scuole, maestri (li scuola, e propaganda.— Tre sposalizii in Moscopole. — L’auiaute di Ali-Pascià. L’indomani, di buon’ora, presi a cavallo la via di Moscopole, accompagnato dal mio inseparabile amico Balamace e da un zaptìé. Vi giunsi in cinque ore, e dopo un breve riposo proseguii per Sipsca, avendo deciso di visitar questo centro prima di Moscopole. Percorsa una strada coperta da una vaghissima foresta di bradi, costeggiante un corso d’acqua, entrai in Sipsca in sul tramontar del sole. Sipsca. È un Comune esclusivamente romeno, posto quasi a mezzo di un colle, a mo’ delle calive farserotesche. Le sue case, un’ ottantina, sono in pietra, e strette fra loro. Alle sue falde scorre un rio su cui si erge un mulino. Sipsca è anteriore a Moscopoli, poi che, a testimonianza dei vecchi e secondo la tradizione, Moscopoli fioriva nel tempo