- 344 - vi fossero un tempo dei Romeni trasformatisi in musulmani ; egli medesimo sapeva di essere originario romeno. E a riprova del suo asserto adduceva il fatto che a Golem esistono tuttora dei quartieri con nomi romeni, quali: il mahallà di Chendrea, di Nicola e di Vasileani ; lo che mi fu identicamente confermato più tardi da un altro gendarme musulmano, come a suo tempo vedremo. Lieto della semi-scoperta « trapelatami » all’ improvviso, domandai al gendarme rivelatore il suo nome, ma invano.... Il pover’uomo si chiuse in un mutismo ostinato, sinonimo di reciso rifiuto a rispondere, pel terrore dell’ ormai detto.... D’altra parte simile constatazione di fatto non è singolare; accennammo, nel cap. II di questo libro « alla origine romena di alcuni bey musulmani. » A Fra^eri e dintorni dovrebbe ricercarsi l’origine romena di molti albanesi-musulmani e in ¡specie di quei bey che ricordano tuttora, per tradizioni famigliar]', la propria origine romena (1). Il fatto che parecchi romeni emigrarono da questa regione, come i farseroti di Pleasa — provenienti da Cortesi — e di Disnitza — provenienti da Jacani — attesta delle trasformazioni effettuatesi precisamente in quel di Fra^eri. Il Comune di Cortesi, presso Fra^eri, ha oggidì una cinquantina di casuccie abitate esclusivamente da alb-musulmani, (1) Naym-Bey Frasari, presidente della censura a Costantinopoli, era di stirpe romena. Fu il primo autore dei libri stampati in albanese dalla Società « Dituria » di Bucarest. Originario di Fraseri, egli stesso affermava che i suoi antenati erano farseroti, ed egli fu il più strenuo difensore della questione dei Romeni di Turchia. Suo fratello, Samy-bey, è stato il più autorevole giureconsulto di Turchia. Caraman bey di Cortesi, Chiasim bey di Bucta, Jusem bey e Daut bey di Nicolita, All bey Zava^eanu di Zavaleni, ricordano ancora, per tradizione di essere romeni di origine.