— 121 - L’esecuzione vocale somiglia a quella degli albanesi dell’Albania centrale: un «primo» fa il canto, un «secondo» il controcanto, e gli altri, qualunque sia il numero, accompagnano in basso; ma pur si hanno da rilevare delle varianti fra il canto farserotesco e l’albanese. Entrambi sono originali, caratteristici, ma sembrano intessuti su una melodia sola, monotona. I Mosco-poleni, per esempio, cantano in vario modo. I Ciameriani, benché s’incontrino coi Musachiari durante l’estate sui monti, non stringono parentela con essi, ma non per avversione reciproca — chè vivono in buon accordo — bensì per ingenita abitudine. Di più, i Ciameriani avrebbero paura della Musacheia, a causa delle febbri malariche che l’infestano in estate; e a ciò si aggiunga la ben nota squallida povertà dei Musachiari.... I Ciameriani <11 Colonia. Parlammo di questi farseroti in occasione della visita da me fatta alle calive di Hersega. Essi sono Ciameriani e in tutto simili a quelli del celnico Foto. Le loro capanne appaiono nuovissimo, non cementate, e di forma rotonda, forse perchè le primitive, ripetiamo, dovettero essere preda delle fiamme musulmane. In Colonia, sui fianchi meridionali del monte Gràmo^tea, sonvi parecchi minuscoli villaggi di Ciameriani nomadi; ecco i nomi di alcuni dei loro «celnici»: Mitro Cico, Hristo Bosco, Tachi Carali, Ghianachi Ghiana, Sterghio Toma, Hristo Topalu, George Hangiara, Spirea Zidru, Ilia Sutuna, George Geca. Però, io non potei visitare detti centri, poi che fuori della cerchia che mi ero proposto di studiare quest’anno.