XIII. DA DIRAZZO A CEIIMA PEII CAVAIA Cavala. — I Farseroti di (¿ressa, Vila, liutai e Cerma. — Sospetto dei Far-scroti. — Considerazioni generali. — I Romeni che fanno della politica. — A Cerma, compagno di domestici animali, nella casa d’nn farserota. Accompagnato da un Suvary e dal buon romeno Toma Goga, lo stesso agente di polizia con cui avevo fatto il viaggio Durazzo-Tirana e ritorno, m’incamminai verso Cavaia passando per Siac, a Sud-Ovest di Arzen, attraverso alcuni Comuni abitati da romeni: Reti e Liagageni, con cinque famiglie (trentanove anime); Rapani, con sei (27 id.); e Piescazi, con ventuna (100 id.); dove esiste anche una scuola greca per i figli dei romeni, greci veri non essendovi in quella regione dell’Albania. Che pietà io provai nel sentire tanti poveri bimbi a pronunciar... Xalfa e la vita\ Da Piescazi tagliai il colle a Ovest, uscendo, sulla spiaggia del bel mare, vicino a un han, presso un punto chiamato, in italiano, Sasso bianco; e di 11, per una strada relativamente buona, entrai a Cavaia, in un han nel quale mi fu messa a disposizione una stanza... a quattro muri, con una stuoia su una specie di tavolato, come ovunque, del resto, mi capitò di fermarmi la notte....