IV. I)A ( 0lì 1TZA A POGHADETZ I Romeni (11 Pogrndetz.— Una passeggiata in barca sul lago (li Oliridn. — Al monastero di S. Nuuui. — Hugi-Biru. In una bella mattina d’estate lasciai Coritza, salutato alla partenza da quei buoni romeni farsalioti, per incamminarmi su harabà verso il lago di Ohrida insieme con Miltiade Balamace, nostro istitutore a Coritza, già da me ricordato. La strada che conduce al lago è lunga per circa otto ore, e si può dir buona, quando si pensi alla condizione abituale delle strade in Turchia; tagliando la pianura fra Coritza e il piccolo fiume Uevol, all’uscita di questo dal lago Malie, intorno a cui gira nella parte Est, penetra poi nella regione dei colli che si spingono fino a Pogradetz. Il fatto sta che durante questo percorso, innanzi di giungere nel Comune in parola, posto in bella situazione sul margine meridionale dell’Ohrida, alle falde della montagna Mocra, mi sembrò di traversare il paradiso! In verità non saprei dire se tale impressione di piacere io dovessi attribuire esclusivamente al panorama che mi si offriva d’ un tratto allo sguardo, o piuttosto al contrasto stridente fra la solitudine desolata dei monti e de’luoghi tutti fino