— 310 — 1° La regione dei monti fu un nido del romanesimo ; 2° Parte della popolazione romena emigrò (in Macedonia, verso l’Adriatico, in Austria) (1), e parte dovette trasformarsi in musulmana; 3° La popolazione romena del nostro trapezio proviene dalla regione dei monti, e perciò la lingua dei Romeni d’oggidl — nel nostro trapezio — è uguale a quella dei Romeni della regione suddetta; onde una indiscutibile unità d’ idioma. A mo’di chiusa osserveremo come il sentimento della popolazione romena delle città è identico a quello dei romeni della regione montuosa. Abbiamo limitati i nostri studi, per la dimostrazione approssimativa di codesti supposti, al rettangolo A B C D, ossia ai punti estremi verso Sud e Nord, fra cui vengono tuttodì a trovarsi dei romeni e dei centri romeni. Ma è probabile che vi siano stati dei centri romeni anche al di là dei lati di questo rettangolo, in direzione Sud e specie al Nord, poi che è impossibile che i comuni romeni non siansi spinti a Nord di Nicea e Lunca, non potendosi credere che i comuni di Beala, dove i Romeni sono riusciti a serbar la loro lingua quantunque turcìzzati, s’isolassero dai centri romeni della montagna. Se i Romeni di Beala avessero obliata la nostra lingua, forse non avremmo avuto altro indizio della trasformazione in musulmani dei comuni romeni situati fra Nicea e Lunca e i due comuni Beala. La « turcizzazione » — mi si permetta la brutta parola — di quei romeni è una prova della radicale trasformazione turca dei comuni romeni al Nord del lato del nostro rettangolo fino a Beala, i quali, perdendo fin le traccie di lor idioma natio, si ridussero completamente albanesi-musulmani! Noi non visitammo questa regione, e troppo poco ne sapemmo a Pogradetz; tuttavia ci par logico che debba il fenomeno essersi svolto come a nostro giudizio. Certo è che la re- (1) Molti in Bosnia ed Erzegovina.