— 303 - E che quei centri montuosi fossero una volta floridi può attestarlo la grandezza nonché 1' estensione delle testimonianze superstiti ancor oggi nei ruderi e nelle rovine di tanti quartieri farseroti attualmente quasi distrutti... All' infuori di ciò, è noto che Moscopoli era la metropoli dei Romeni balcanici, e come tale non poteva essere un nucleo piccolo e isolato. Bisogna pur riflettere che ai farseroti doveva convenire l’emigrazione in montagna, dato che più facilmente essi potevano là porsi d’ accordo con i fratelli stabili per il pascolo del bestiame, ben più che con i musulmani. Infatti, se ancor oggidì ciascun comune romeno dei monti ha i suoi terreni, a maggior ragione dovevano meglio trovarsi i romeni di quei paraggi nell’epoca in cui i loro centri Nicea, Lunca, Grabova, Sipsca, Moscopoli, Bitcuchi, ecc... fiorivano. Vedemmo già che la montagna di Ostrovitza era proprietà dei Romeni Gradisteni; ora, è indubbio che i Romeni dovevano possedere delle altre regioni montuose. Osservando su quali montagne i pochi Farseroti d’oggi-giorno emigrano tuttodì, vedremo che a Ostrovitza e presso questa a Protopapa e a Dusari viene a trovarsi il centro emigratorio ; ossia precisamente là dove una volta esistevano le proprietà, romene, le ultime perdute. Lo che possiamo altresì giudicare dai contingenti dell’emigrazione attuale a Lunca, dove una cinquantina di famiglie farserotesche emigrano normalmente; e al contrario, in tutte e tre le località di Dusari, Protopapa e Ostrovitza prese insieme, il numero delle famiglie emigranti non oltrepassa l’ottantina. Ciò che dimostra come i Farseroti vadano meglio d’accordo con i propri fratelli che con i musulmani. Di guisa che se ne deduce, in ultima analisi, che se ad esempio i Romeni di Lunca dovessero scomparire, e per una cir-