- 22 - Allorché poi i Farsalioti, che alterarono siffattamente il loro tradizionale abito, vogliono indossare la « gran tenuta », non si peritano di mettere in mostra gli abiti caratteristici del farsaliota, riserbati appunto per le solenni occasiona Fra essi, si rinvengono tipi belli e gentili. La lingua dei Farsalioti di Coritza è, generalmente, unica, la romena ; però, essi conoscono, gli uomini in specie, anche l’albanese; non così la greca, che nè gli uomini nè le donne conoscono (1). Parentela. — I Farsalioti di Coriza, come tutti i loro compatriota della penisola balcanica, non s’imparentano con gente di diversa stirpe, e neppure con romeni moseopoleni, malgrado questi offrano loro, spesso, le proprie figliuole in moglie. Inoltre, essi vivono raggruppati nel quartiere detto Barci, a sinistra della strada per cui si entra in Coritza venendo da Monastir, sicché non sono confusi cogli Albanesi e con i Mo-scopoleni. Queste sono leggi a cui i Farsalioti non hanno mai derogato; prova ne sia che tutti, o quasi, i loro villaggi, dovunque essi risiedano, si trovano a distanza da quelli albanesi, anche quando portano un nome identico. Circa la parentela mi piace riportare qui, da un autore greco, la risposta data da un Farsaliota di Megidiè a un greco, il quale gli domandava in isposa la sua figlia. « Qualche anno addietro, un giovane di famiglia rinomata e ricca, domandava in isposa la figlia di un valacho, che era in verità un tipo di sovrana bellezza. Il valacho non solo respinse la proposta, ma aggiunse con indicibile disprezzo : « piuttosto che darla al greco l’ammazzo. » (1) Nella loro lingua non esiste ù e 2, nè sonvi verbi in ri come, del resto, presso tutti i romeni di Albania. Vedasi, alla fine, « la lingua dei romeni di Albania. »