- 263 - A Baiai, per esempio, da un calcolo similmente approssimativo, credo di poter assegnare una ventina di capanne far-serotesche. Verso il tramonto traversavo in barca lo Scumbi, in un punto detto «Kolus», ed entravo a Cerma dove avrei pernottato. Considerazioni generali sui Romeni delia regione fin qui studiata. All’infuori dei Romeni da me studiati in questo viaggio a Nord del fiume Scumbi, altri non ve ne sono fino a Scutari, verso il Nord, e a Elbassan, verso l’Est. Secondo una statistica esatta del Consolato italiano a Du-razzo, di tre anni fa, i Romeni di quella regione ammontavano a seimila, ma attualmente, nei villaggi da me scorsi, ve n’erano di meno. Se ne deduce che in tre anni è avvenuto un rilevante spopolamento, a vantaggio di Tirana e di Durazzo. La popolazione albanese-cristiana è anch’essa fluttuante laggiù ; essa, in gran parte proviene dalla Musacheia, e perciò vien chiamata musachiara. In generale agricoltori di terre altrui, tanto i Musachiari che i Romeni vivono in perfetto disagio nei su descritti villaggi, al contrario che nelle città, come vedemmo. I Romeni della regione in parola sono Moscopoleni, Gra-boveni, al certo anche Luncani e Niceni ; però, molti non rammentano nemmeno la loro precisa origine. Farseroti sono quelli soltanto di Gressa, Villa e Batai. Oltre che a Durazzo, il costume di tutti questi romeni è l’albanese; parecchi indossano bensì la giacca a lutto albanese e si radono il capo, lasciandosi alla nuca la ben nota ciocca di capelli...., in segno di... chic o, piuttosto, ripetiamo, per poter essere, aU’occorrenza, in viaggio, scambiati per turchi!