- 232 - menti nazionali-albanesi, però i veri, gli autentici albanesi sono da ricercarsi nell’Albania settentrionale. Come gli Albanesi, sono ignoranti e rozzi i Farseroti, ma al pari di quelli son cortesi e affabili in fatto di ospitalità; il più povero fra essi vi offre il suo tetto e, « faute de mieux», una tazza di caffè, bibita questa che trovasi dovunque in Albania. I funzionari turchi appaiono compitissimi di modi; potei constatarlo io stesso fin dal primo mio sbarco in Albania; ma sono degli aspidi se nutrono qualche sospetto.... In tale ipotesi, si addimostrano bensì, e vieppiù ancora, gentili, servizievoli; ma Dio vi tenga lontani da una simile amabilità, poi che certo ci cova per entro qualche spiacevole sorpresa.... Tutto sta a contenersi di fronte a tali Autorità (1) che quando non sono troppo noiose, pedanti all’eccesso, sembrano semplicione al punto da esser prese per.. ragazzotti con la barba! Ricorderò per un pezzo quel capo di polizia di Berat che veniva ad ogni istante al mio « han » per accertarsi di chi sa quali sospetti balzatigli o fattigli balzare in capo e per convincersi se Roma fosse veramente la capitale del Regno d’Italia, mentre egli aveva la ferma convinzione che la « Magna Urbs caput mundi» fosse... un paesucolo della Romania! Nè oblierò tanto presto il terrore incusso dalle benemerite Autorità fra i Romeni di Berat a causa mia, impedendo loro con minaccie d’ogni risma di avvicinarmi, di parlarmi, di guardarmi! Soltanto il maestro delle scuole romene Lazar Pulì aveva, dopo ripetute istanze presso chi di ragione, conseguito il placet... di visitarmi. Ma ci trovavamo insieme da pochi minuti, nel mio (1) Essendomi stata racomandata la massima prudenza alla mia partenza da Roma, per non dar sospetto alle Autorità io non pronunziavo troppo spesso la parola Romeni quando il suvary ossia l’uomo dell’Autorità mi stava accanto. In seguito ad una convenzione con il mio interprete l’italiano Luigi di Vallona, designavo i Romeni con i vocaboli di : uccelli, lupi, volpi, eccetera !