Da Santiquaranta a Giannina. La strada da Santiquaranta a Giannina ha una lunghezza di 120 km., e si può percorrerla a cavallo in due giorni o poco più, con media andatura. — Dalla valle del Drino, ossia dal puuto ove la strada si fonde con quella che mena ad Arghiro-castro, il viaggio può farsi anche in carrozza, sempre che — rara avis! — si abbia la ventura di trovarne una, in quelle contrade, con destinazione a Giannina. Coloro che desiderassero viaggiare in condizioni più propizie, potrebbero venendo per mare, sbarcare a Prevesa al Sud, in quanto che il cammino da questa città a Giannina è migliore e più sicuro, essendo più frequentato di quello da me prescelto. A Santiquaranta io era giunto alle 4 pom.; e poi che il corriere italiano doveva partir subito con la posta, nè, quindi, mi era possibile aspettare l’alba dell’indomani, dovetti mettermi in viaggio immediatamente, con esso e con il chiragi del mio cavallo, verso Delvino, dove arrivai alle 9 circa di sera, e pernottai in un han, che, per caso, aveva disponibile una camera con un letto! Il mattino appresso, di buon’ora, fatta casualmente conoscenza d’un Albanese che sapeva d’italiano, cercai, senza alcun risultato, di avere da lui qualche informazione sul conto dei Romeni; non ne ottenni una risposta più soddisfacente che a Santiquaranta: « . . . . Non ve ne sono, nè nei dintorni, nè più in là. » Nè altri, cui mi rivolsi per mezzo del suddetto interprete, mi seppero dare maggiori ragguagli ; in compenso mi dettero il consiglio di guardarmi bene le spalle per via, giacché a Cea-micu, nella Ceameria che avrei attraversato, molti hanno l’abitudine di spararvi il fucile alla schiena, senz’altro.... Lo che non mi ha punto rallegrato, come facilmente imaginerete.