DOGI : ANDREA CONTARMI — MICHELE MOROSINI. 159 133. — 1382, Aprile 1. — c. 69 (71) t.° — Lodovico re d’Ungheria ecc. fa quitanza al doge Andrea Contarmi ed al comune di Venezia per le tre annualità di 7000 due., scadenti nell’Agosto degli anni 1382,1383 e 1384, dovute ad esso re dal comune medesimo, e da questo pagate a Francesco da Carrara (v. n. Ili e 136). Data a Buda. — Testimoni : Demetrio card, prete dei SS. IV Coronati governatore dell’ arcidiocesi di Strigonia, supremo cancelliere del regno, Nicolò de Gara palatino del regno, Nicolò de Zeech giudice della regia curia. V. Ljubió, op. cit., IV, doc. CCLVI1I. — Muri. Hung. hist., Ada ext., II, doc. 235. 134. — 1382, ind. V, Maggio 15. — c. 60 (62). — Francesco del fu Iacopo da Carrara vicario imperiale a Padova e Francesco Juniore suo figlio creano loro procuratore Guglielmo del fu Pietro da Curtarolo giurisperito padovano, per la stipulazione di quanto sta nel n. 136 (v. n. 135). Fatto nel palazzo dei Carraresi in Padova. — Testimoni : Arsendino del fu Rainieri degli Arsendi da Forli, Paganino del fu Corrado da Sala dottori di leggi a Padova, Cecco da Leone del fu Pietro. — Atti Bandino del fu Angelo di Bandino de’ Brazzi not. irnp. e scriv. del signore di Padova. 135. — 1382, ind. V, Maggio 15. — c. 60 (62) t.° — Il cav. Roberto Mario de’ Camporini da Ascoli podestà e Prudenzio da Fontaniva giurisperito giudice degli anziani, gli anziani cd i gastaldi delle fraglie di Padova, convocati nel consiglio maggiore, creano procuratore di quel comune Guglielmo da Curtarolo come nel n. 134. Fatto in Padova, nella sala del consiglio suddetto. — Testimoni : Nascimbene da Cittadella dottor di leggi, Simone del fu Manfredo da Noventa giurisperito, x\n-gelo del fu Bandino de’ Brazzi e Giovanni del fu Daniele Spatario notaio. — Atti come al n. 134. ¡36. — 1382, ind. V, Maggio 16. — c. 59 (61). — In seguito ad uffici fatti dal re d’Ungheria presso il governo veneto, pei quali quest’ ultimo acconsentì al giro di credito accennato nel n. Ili, Raffaino de’Caresini procuratore del comune di Venezia fa quitanza al nobile Pietro da Curtarolo, procuratore come nei nuin. 134 e 135, per ducati 16,666 2/3, terza ed ultima rata del debito di 50,000 ducati, che quei signori tenevano verso Venezia in forza di sentenza pronunziata il 22 Agosto 1381 in Torino da Amedeo conte di Savoia e da Leonardo di Montalto, Francesco Einbriaco, Napoleone Lomellino e Matteo Maruffo procuratori del comune di Genova. Il Caresini poi promette che Venezia conterà il 20 Agosto 1384 ai Carraresi due. 4333 l/3, che coi pagati come sopra costituiscono tre delle annualità da essa dovute al re mentovato (v. n. 133). Fatto nella chiesa di S. Salvatore in Venezia. — Testimoni: Giovanni del fu Luca Contarmi, Antonio del fu Domenichino, Tomaso di Bonineontro e Pietro del fu Francesco dalla Costa. — Atti Giovanni Vido. 137. — 1382, ind. V, Luglio 26. — c. 63 (65). — Il procuratore del patriarca d’Aquileia (v. n. 117), dichiara di avere ricevuto da Marino Buono, Andrea Para-