DOGE : LORENZO CELSI. 110. — (1363), Novembre 24. — c. 31 (27) t.° — Pietro I re di Cipro e Gerusalemme risponde a lettere ducali : Udì con dispiacere la ribellione dei feudatari ed abitanti di Candia. Si propone di venir fra breve in aiuto di Venezia con eletta schiera di nobili di vari paesi e con le forze proprie, unendosi alle truppe venete. Invia copia del n. 111. Data a Londra. Y. Mas Lateie, Hist. de l’ìle de Chi/pre, II, 250. — Fl. Coenelii, Creta sacra, II, 327, 111. — s. d. (1363, Novembre 24). — c. 31 (27) t.° — Pietro I re di Cipro alla regina sua consorte ed a suo fratello governatore del regno. Ad istanza della Signoria veneta, ingiunge loro di comandare a tutti gli ufficiali del regno e di provvedere che i ribelli di Candia non possano avere aiuto di sorta dai suoi sudditi, nè questi aver commercio con quelli, i quali saranno da trattare come ribelli allo stesso re. Ai veneziani poi siano dati tutti i possibili soccorsi (v. n. 110 e 131). Data come il n. 110. V. Mas Lateie, op. cit., II, 252. — Fl. Coenelii, op. cit., II, 326. 112. — s. d. (1363, Novembre). — c. 29 (25). — Condizioni della condotta di milizie a cavallo ai servigi di Venezia contro i ribelli di Candia (v. n. 245). 113. — (1363). Dicembre 6. — c. 31 (27). — Egidio (Albornoz) vescovo di Sabina, legato apostolico e vicario generale negli stati della Chiesa in Italia, concede libero e sicuro transito per gli stati medesimi a tutte le genti d’arme che vanno a servire Venezia, coi loro cavalli armi e bagagli, purché giurino nelle mani degli ufficiali di detti stati di non combattere per un anno contro la Chiesa o suoi alleati. I passanti dovranno esser muniti di legittimatone della Signoria veneta. Le presenti varranno per tre mesi. Data in Ancona, anno 2 di papa Urbano V. 114. — (1363), Dicembre 6. — c. 34 (30) t.° — Bolla piccola di papa Urbano V al doge ed al comune di Venezia. Riferendosi ad altra anteriore, invita Venezia ad accettare la mediazione di Pietro arcivescovo di Candia per negoziare la pace fra esso comune e gli abitanti di detta isola ribellati, ciò anche per non impedire l'effettuazione della crociata indetta da esso papa (v. n. 126). Data in Avignone, anno 2 del pontificato f Vili id. Dee.). 115. — 1363, ind. II, Dicembre 9. — c. 31 (27). — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna concesso a Fina del fu Pattaro de’ Buzzacarini, moglie di Francesco da Carrara vicario imperiale a Padova, a’ suoi figli ed eredi. — Con bolla d’ oro. Segue nota che simile privilegio fu rilasciato al nobile cavaliere Arcoano del fu Pattaro suddetto. 116. — (1363), Dicembre 22. — c. 31 (27) t.° — Malatesta e Galeotto Mala-testa signori di Rimini ecc. al doge. A richiesta dell' inviato veneto Damiano dei